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CORDE
OUTSIDER tarra ben più importante, come se, oltre al
calore, aggiungessero blasone e anni di vi-
ta buona. Dotate di minor booming rispet-
to a un buon set di phosphor bronze, le Re-
tro sono però molto più dolci nel timbro, e
anche più morbide al tocco. Dolci non vuol
dire che siano velate, anzi le alte restituite
da queste corde sono ben presenti ma han-
no un carattere delicato. Nell’insieme l’e-
missione è comunque equilibrata. Un altro
aspetto è l’anima “legnosa” del loro suono,
come se scoprissimo per la prima volta di
quali legni è costituita la nostra chitarra. Ot-
time sotto il plettro, aiutano nell’estrarre la
sonorità della corda “lavorata”. Adatte so-
prattutto per blues, bluegrass e root music
in genere.
Insomma, se ricercate un suono acustico
autenticamente vintage e avete uno stru-
mento che sembra in grado di produrlo,
non mancate di montare una muta in Mo-
nel per vedere se la magia riesce. A me è
riuscita. Fabrizio Dadò
TRUE VINTAGE
La prima cosa che colpisce, se si è abi-
tuati alle corde in bronzo, è l’aspetto, gri-
gio peltro. Dopo un po’ ci si abitua, e que-
sto colore quasi neutro, sullo sfondo sfu-
mato della Gibson J-45 True Vintage su
cui le ho montate, diventa in qualche mo-
do naturale.
Dopo un poco di stretching sembrano te-
nere bene l’accordatura e l’elasticità è buo-
na. Le Retro non sono dure come altri set,
ma neanche troppo morbide; i bending non
richiedono sforzi particolari e al tatto sem-
brano anche leggermente più “lisce” rispetto
alla norma. Dopo un quarto d’ora sembra
di non avere mai suonato con altre corde.
Rispetto ad altre, queste corde in Monel in
un primo momento non sembrano molto di-
verse, salvo sfumature più brunite sulle cor-
de basse e le prime tre leggermente più
asciutte, non troppo squillanti. Dopo un po-
co ci si accorge che la voce della chitarra
è cambiata, non in modo drammatico, ma
quel tanto che basta a far apprezzare tan-
te lievi coloriture che insieme danno un ca-
rattere più deciso allo strumento.
Il timbro è caldo ma con ottima chiarezza
dei cantini, meno frizzante, soprattutto in
gamma medio-alta, rispetto alle Bronze, con
una certa dolcezza sulle acute, un’ottima
profondità in gamma bassa, con medie più
moderate del solito.
Tale moderazione in gamma media, fra l’al-
tro, rende la chitarra più facile da abbinare
alla voce umana, apparendo, anche a pa-
rità di volume, meno propensa a invaderne
la gamma.
La dinamica è eccellente, con sonorità
dolci o squillanti secondo il tocco, ma sem-
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