To view this page ensure that Adobe Flash Player version 11.1.0 or greater is installed.

Davide Facchini Swing is not dead Sentite da che pulpito vengon certe prediche... Be’, da due pulpiti di rinomata fama. Ecco come un autentico sa- cerdote della 6 corde si è espresso sul duo Anita Cama- rella/Davide Facchini: “A casa ascolto il vostro CD di con- tinuo. Così fresco ed esaltante! Siete una miscela per- fetta!” Firmato Carl Verheyen. Ed ecco Greg Koch sul bra- no Tornerai : “Lo adoro! Django incontra Chet. Arrangia- menti e parti vocali molto belli!” A potersi legittimamente com- piacere di cotanti commenti è Davide Facchini, metà chitarri- stica del duo swing con la cantante Anita Camarella, partner nell’arte e nella vita. Nell’intervista parliamo con Davide del suo percorso chitarristico, con riferimenti al- l’ultimo disco con Anita La famiglia cante- rina (2013, autoprodotto), omaggio allo swing italiano tra gli Anni ’30 e ’50, con ospiti due chitarristi leggendari: Franco Cer- ri e Raf Montrasio. Davide, raccontaci dei tuoi inizi... Ho iniziato a suonare nel 1984, grazie a un amico e vicino di casa che molti conosco- no: Chicco Gussoni [nel frattempo al lavo- ro sul suo primo disco solista; NDA]. Tor- navo a casa con buste piene di vinili di tut- ti i generi, il cui ascolto mi ha influenzato e arricchito. Suonare sui dischi è stata la mia principale scuola. Sono laureato al DAMS di Bologna, ma ho studiato chitarra da au- todidatta, ascoltando e suo- nando rock, blues e can- tautori come Neil Young, James Taylor, Joni Mit- chell, Edoardo Bennato... E gli immancabili Beatles. Sono fondamentalmente un grande appassionato di musica e un ascoltatore instancabile e cu- rioso. Incontro con Anita Camarella... L’ho incontrata nel 1997. Al tempo io suo- navo principalmente rock, mentre lei canta- va in un ensemble di musica profana e po- polare del XV secolo, e faceva jazz con al- cuni gruppi. Fu un incontro musicalmente molto interessante per entrambi. Abbiamo 19