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ogni variazione, per quanto minuta, deve essere approvata dalla direzione e que- sto allunga i tempi. L’impressione è che la Gibson abbia pro- vato a evitare tali problemi, ma sia stata costretta dalle pressioni di collezionisti e musicisti ad adeguarsi. Tutto questo ha portato allo sviluppo di un fiorente mercato di parti di ricambio per rendere la propria chitarra più fedele a quelle d’epoca nel suono e nell’estetica. HISTORIC? RIFACCIAMOLA! Negli USA ci sono laboratori di liuteria che offrono completi trattamenti per portare le Gibson Les Paul Historic alle specifiche degli esemplari originali. Si va dalla sem- plice sostituzione dell’hardware alla com- pleta ricostruzione dello strumento. La Historic Makeover, di Kim LaFleur e Dave Johnson, è probabilmente quella più conosciuta dagli appassionati (si vocife- ra che fra i clienti ci siano Joe Bonamas- sa, Mick Taylor e Warren Hay- nes), in grado di ricostruire ogni elemento secondo gli stan- dard degli Anni ‘50, dal- la sagomatura della ta- vola frontale e del ma- nico alla finitura con le vernici corrette, so- stituendo la tastiera con una in vero palis- sandro brasiliano. Vo- lendo, si può giungere a chiedere di avere la chitarra completamente ricostruita usando le col- le e le vernici nelle formule originali. Na- turalmente tutto ciò può arrivare a costa- re più di 4.000 dollari senza contare i com- ponenti da rimpiazzare, ma per molti col- lezionisti e musicisti è ancora considera- to un modo relativamente economico per avere una chitarra estremamente simile alle originali che, ormai, hanno quotazio- ni che arrivano a sfiorare i 500.000 dolla- ri. Dato che i legni erano stagionati e trat- tati in modo diverso, ci sarà ancora mar- gine per qualche differenza, più o meno ampia secondo le caratteristiche della sin- gola chitarra. 35