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ceversa spostandolo verso il basso. Le posizioni dei vari slider generano una rappresen- tazione grafica dell'equalizzazione applicata, da cui il nome di questo genere di dispositi- vo. I due plug-in in oggetto si trovano nella categoria EQ. EQ PARAMETRICO L'equalizzatore principale di Cuba- se è invece parametrico (ovvero i vari parametri in gioco possono es- sere regolati a piacere) e inserito al- l'interno della channel strip. Per- mette una gestione più raffinata e mirata dell'equalizzazione. Si com- pone di 4 bande, ognuna gestibile separatamente. Nella prima pos- siamo scegliere tra 2 varianti di fil- tro passa alto (il livello delle fre- quenze poste sotto la frequenza im- A sinistra: low shelf; al centro: due stadi parametrici; postata viene ridotto drasticamente, a destra: filtro passa basso. fino ad arrivare all'eliminazione com- pleta), 4 varianti di low shelf (le frequenze poste sotto la frequenza impostata vengono enfatizzate o ridotte, andando a formare nella rappresentazione grafica una sorta di gra- dino) e due varianti di equalizzazione parametrica (quella “a campana”, con possibilità di settare la frequenza centrale, il guadagno e l'ampiezza della campana - il fattore Q). Nei due stadi centrali dell'equalizzatore abbiamo due varianti ciascuno di equalizzazione parametrica, mentre l'ultimo stadio è analogo al primo, ma “a specchio” (quindi con dei filtri passa basso in luogo dei passa alto e degli high shelf in luogo dei low shelf). Ogni in- tervento sulle impostazioni di equalizzazione trova immediata risposta nella rappresenta- zione grafica relativa, elemento questo non indispensabile ma certamente utile. FIN QUI LA TEORIA... ... Ma in pratica perché dovremmo inserire nella catena del segnale un equalizzatore? I motivi possono essere molteplici, dal semplice intento di rimuovere frequenze indesidera- te (disturbi, ronzii, etc.) a quello di modificare il timbro del suono registrato. C'è almeno un terzo motivo per cui si utilizzano gli equalizzatori, ovvero per evitare che le varie parti di un brano si sovrappongano eccessivamente nelle stesse aree di frequenza, generando un suono confuso e indefinito, di certo poco desiderabile. Di questo parleremo più dettaglia- tamente nella prossima puntata, in cui introdurremo le basi essenziali del mixaggio. Nel- l’attesa buona visione del video collegato a questa lezione! 41