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n.192 ottobre 2014 SHRED MATTIAS IA EKLUNDH “Facciamo quello che sentiamo, per musiche e testi. Non penso a come reagirà il pubblico, posso solo constatarlo a dischi pubblicati e tour conclusi. Devo cantare di cose a cui tengo, indipendentemente dal soggetto, ma certo non di draghi, spade, cuori infranti o palpitanti, altrimenti non ricorderei neanche le parole. Calchiamo i palchi da 21 anni, non abbiamo un grande pubblico, ma ci segue dal- l’inizio e viene integrato da nuovi appassionati. Siamo un gruppo divertente, non un gruppo comico. Non abbiamo atteggiamenti esagerati, non ci dipingiamo la fac- cia, non usciamo vestiti da un calzino. Siamo mortalmente seri in quello che pro- poniamo, ma cerchiamo sempre di condire tutto con l’umorismo.” Così parlò Mat- tias “IA” Eklundh da Göteborg, Svezia, già ospitato su Axe per la sua attività soli- stica denominata Freak Guitar. In questa intervista parleremo per la prima volta in maniera approfondita della sua band: i Freak Kitchen. Con Mattias troviamo Christer Örtefors al basso e Björn Fryklund alla bat- teria. I tre hanno pubblicato in settembre la loro ottava fatica Cooking With Pagans (Lase- r’s Edge Records). Parleremo inoltre del progetto Art Metal, che IA porta avanti con il con- nazionale Jonas Hellborg (basso). Nel gennaio 2014, a sette anni dal primo disco Art Me- tal, è infatti uscito The Jazz Raj (Bardo Records). Mattias, partiamo dai Freak Kitchen. Per ogni musicista, il nuovo album è sempre migliore dei pre- cedenti; quindi in cosa trovi Cooking With Pagans migliore dei suoi sette fratelli? Bella domanda, soggettiva senza dubbio. Tu fai quello che puoi, ci metti tutto, poi è la gen- te è decidere… Quello di cui sono sicuro e felice è che abbiamo registrato un album sem- plice, il più vicino possibile alla band dal vivo. Puoi sentire una chitarra, massimo due, non