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Il 14 maggio 2015 è morto B.B. King, a Las Vegas, stroncato dal diabete. La malattia gli era stata diagnosticata più di venti anni fa e, da allora, B.B. aveva messo la sua enorme popolarità al servizio di iniziative per curarla. Il B.B. King onorato da George W. Bush con un premio alla carriera, con un museo in suo onore e onorificenze raccolte anche all’estero, come il Primo Premio Polare in Svezia, introdotto nella Blues Hall Of Fame e nella Rock And Roll Hall of Fame, ospite d’onore nel concerto dedicato al blues alla Casa Bianca nel 2012, con Obama chiamato a intervenire su Sweet Home Chicago, sembra appartenere a un mondo completamente diverso da quello da cui proviene: le piantagioni del Mississippi. Eppure quel mondo, fatto di privazioni e povertà, rimane in qualche modo sempre presente nella modestia con cui avvicinava il prossimo e nel suo canto teso fra inflessioni del Delta e il Gospel. B.B. nasce il 16 settembre 1925 da Nora Ella e Albert King (nessuna relazione con il chitarrista dallo stesso nome) in una baracca presso il Bear Creek nella piantagione di Jim O’ Reilly, dove lavoravano come mezzadri. È chiamato Riley (originariamente scritto Rileigh) come il fratello di suo padre, morto quando questi era ancora giovane. La località è Itta Bena, presso Berclair nello stato del Mississippi, contea di Leflore...