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Gli AlogiA, gruppo fondato dai fratelli Srdjan e Miroslav Branković una quindicina d’anni orsono, si sta affermando ben oltre i confini della natia Serbia con un’azzeccata miscela di metal, prog e rock cantato dall’infaticabile ugola di Nikola Milić. Incontriamo i fratelli Branković per saperne di più sulla loro ultima fatica Elegia Balcanica (Miner Records), recensita su Axe 194.

Benvenuti sulle pagine di Axe come primi musicisti serbi...

Srdjan: Prima di tutto grazie per questa intervista. Siamo orgogliosi di essere i primi serbi sulle pagine di Axe. Durante la nostra carriera abbiamo pubblicato quattro tra album e DVD, e registrato Expedition Delta, disco in cui abbiamo riunito grandi musicisti del panorama prog metal, tra cui Alex Argento e Andrea De Paoli [entrambi tastieristi]. Abbiamo suonato nei festival più importanti dell’area balcanica e aperto dal vivo per Whitesnake, Savatage e Apocalyptica.

Che percorso di formazione avete seguito?

Srdjan: Siamo totalmente autodidatti. Personalmente non credo sia determinante seguire un percorso scolastico; aiuta di sicuro, ma non bisogna dimenticarsi che parecchi tra i più importanti innovatori della musica erano autodidatti. Il punto è quanto riesci a comunicare più che quanto hai studiato.

Come definiresti il vostro stile?

Srdjan: In questi anni ci siamo mossi tra progressive, metal e rock. In Elegia Balcanica suoniamo un prog metal con influenze popolari balcaniche.

Le influenze sono evidenti e gradite. Che tipo di relazione avete con la vostra musica tradizionale?

Srdjan: Abbiamo tutti una buona relazione con la nostra musica popolare, anche se puoi trovare cantanti e gruppi di musica tradizionale che non hanno un gran senso artistico...