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Dopo aver visto in giro caratteristiche e prezzo medio di questa chitarra ero convinto di estrarre dall’imballo uno strumento costruito in Cina su specifiche dettate da una Casa spagnola, come inizia ad accadere di recente. Invece devo ricredermi! La Admira A5 in prova, come gli altri modelli Admira, è fabbricata proprio in Spagna, a Zarautz. Lo strumento che abbiamo tra le mani, una Admira A5 della serie Handcrafted, offre a un prezzo da “entry level” qualità costruttiva e timbrica da strumento per lo studio avanzato. La tavola è in cedro massello di qualità estetica non eccelsa, ma dalla venatura regolare e ben fitta; fasce e fondo sono in palissandro indiano laminato, il manico è in un bel mogano luminoso, con una tastiera in buon palissandro e 19 tasti ben posati e rifiniti. In palissandro anche il ponte e la laminazione superiore della paletta. Il manico ha il tacco e la parte inferiore (in senso longitudinale) della paletta riportati; nulla di male in questa fascia di prezzo, anche perché in questo modo è comunque mantenuta una delle caratteristiche costruttive salienti della Admira: manico e zocchetta superiore sono un tutt’uno nel tipico piede alla spagnola, una soluzione a incastro diversa...