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Non c’è anno che passi da 70 anni a questa parte senza che compaia nei negozi qualche “nuova” Stratocaster e/ o Telecaster. Metto nuova tra virgolette perché è incredibile come questo storico marchio riesca a riempire decine di pagine e schermate video con tutte le possibili varianti delle due grandi invenzioni di Leo Fender. Stavolta sembra che la multiforme serie American Standard, in circolazione dal 1987 e costantemente variata nel tempo, sarà pensionata dalla nuova American Professional, che include modelli Stratocaster, Telecaster, Jaguar, Jazzmaster e i bassi Jazz e Precision. Anticipiamo che tutti i nuovi pickup sono stati disegnati da Tim Shaw, tecnico in forza alla Fender ma noto soprattutto per gli humbucker Gibson da lui ricostruiti nei primi Anni ’80, primo tentativo ufficiale, anche se non pienamente realizzato dalla casa, di riprodurre i P.A.F. originali (del resto pressoché non riproducibili in assoluto). Rispetto alla Stratocaster Standard ci sono novità. Le più evidenti al momento dell’imbraccio sono la sezione del manico, ora più pieno e rotondo, con una sezione a C più pronunciata, e i 22 tasti medi sensibilmente più alti e stretti di quelli medium jumbo della serie Standard; sono fantastici per il bending, ma diremmo in assoluto per il rock e il blues, e sembrano proprio quelli delle fortunate Strato e Tele Road Worn messicane...