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NEAL SCHÖN SO U (Frontiers Records) v Disco tra hard e pop tra i più convincenti sfornati negli ultimi anni da Neal Schön, chitarrista che nel suo curriculum ha referenze come Santana, Jour- ney e Bad English. Per l’occasione sfoggia una nuova PRS signature ed è af- fiancato da due musicisti assai quotati: Marco Mendoza al bas- so e Deen Castronovo alla batteria, che dividono con il leader gli oneri di scrittura e canto; tra gli autori figura anche Jack Blades, basso e voce dei Night Ranger. Se l’apertura è affidata al poderoso riff di Take A Ride, mentre So U è una ballad beat- lesiana bagnata nel fitto chorus della chitarra, Exotica è il veloce up-tempo strumen- tale dedicato a Carlos Santana, 5 minuti e mezzo di “progressione segreta” e chitar- ra infuocata, che faranno la gioia dei fan di entrambi i chitarristi; godetevela nel vi- deo ufficiale. Per il resto, rock di stampo AOR ben prodotto e suonato. Le cose migliori del disco sono però nei brani più hard, caratterizzati da sapienti quanto rassicuranti riffoni: da What You Want a On My Way, fino a Serenity, in stile Journey e infatti subito stabile in classifica negli USA. Chiusura con Big Ocean, dal tema onirico e nel cui assolo Neal sembra a tratti auto-citarsi da Song Of The Wind (su Ca- ravanserai dei Santana, 1972 Columbia). Qualificante e di gran pregio il supporto ritmico di Mendoza e Castronovo in tutto il lavoro. Forse la ve- ra differenza la fanno loro... Fabrizio Dadò THE DROPS SPRAY (autoprodotto) Non è molto che ci siamo occupati di lui e, in concomitanza della pubblicazione di questo ot- timo progetto, lo rifacciamo volentieri. Stiamo parlando di Federico Casagran- de. Un chitarrista jazz che, come si suol dire, “marchiamo stretto” e a ragion veduta perché i suoi progetti sono sempre interessanti. Il chitarrista veneto, in trio con il sassofonista francese Christophe Panzani e il batterista di origini un- gheresi Ferenc Nemeth, già presente nel precedente Spirit Of The Mountains, pro- pone una musica sempre più matura e disinibita. Non ci sono concetti precosti- tuiti, ma ampia libertà creativa. Caratteristica rara di questo trio è la mancan- za di un basso e in realtà la formula chitarra - sax - batteria è piuttosto inu- suale. Il riferimento più illustre che ci viene in mente è quello del trio Frisell/Lovano/Motian. Al di là delle ovvie differenze, ciò che accomuna le due formazioni è il grande interplay e la sorprendente leggerezza che l’assenza del basso contribuisce a creare. La chitarra acquisi- sce un ruolo ancor più centrale e in sostanza è il vero perno attorno al quale tutto ruota. Ca- sagrande assume con disinvoltura e con la solita ricchezza espressiva questo compito. Spray: mai titolo fu più appropriato per descrivere l’essenza di questo arioso insieme di brani, la cui musica sembra appunto “soffiata” dall’anima di questi “jazzisti graffittari” che con tratto leggero, a volte malinconico, hanno decorato dieci murales che sono piccoli capolavori. Gaetano Valli AXE LUGLIO_AGOSTO_2014 59