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GUIDA AI PICKUP: UN SUONO DA HUMBUCKER NELLO SPAZIO DI UN SINGLE COIL E VICEVERSA





Ci sono pickup che sono costruiti per imitare il suono di modelli diversi per struttura o dimensioni; ne abbiamo così alcuni che, pur entrando perfettamente nello scavo di una Stratocaster, hanno un timbro che promette la pienezza di un humbucking standard e altri che, pur avendo l'apparenza di un humbucking, promettono sonorità da single coil. Tali disegni hanno evidenti vantaggi pratici, consentendo di variare il suono dello strumento senza costringere a modifiche radicali, tuttavia vi sono limitazioni fisiche che non consentono una efficacia completa.

Il dover ottenere la potenza e la pienezza sonora di un PAF contenute nelle dimensioni di un pickup per Stratocaster, ad esempio, costringe a usare calamite e avvolgimenti in miniatura, quindi all'uso di calamite ceramiche, che consentono di concentrare un campo magnetico piuttosto forte in una barretta piuttosto stretta, avvolgimenti di filo più sottile per avere un sufficiente numero di spire e una finestra magnetica ristretta a causa della minore distanza fra i poli, che possono essere a vite, come nei Duncan Little '59 (vedi immagine sotto)…

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… oppure nei JB Jr, o a lamina, come nei Duncan Hot Rails o nei DiMarzio Pro Track. Il progettista deve, in questo caso, calcolare tutti i parametri in modo da compensare le limitazioni e ottenere un buon compromesso fra il risultato ideale cui aspira e quello consentito dai materiali usati e la struttura fisica imposta. Se in un tipico humbucking con filo da AWG 42 si ha un buon livello d'uscita con resistenze di circa 8 kOhm, utilizzando un filo più sottile, ad esempio di AWG43, occorre aumentare le spire fino a raggiungere resistenze di oltre 10 kOhm; ma siccome la finestra magnetica più stretta tende a favorire le frequenze più alte, di solito si aumentano ancora leggermente le spire per una maggiore pienezza, in modo da abbassare un poco il picco di risonanza. Se si confronta un Duncan '59 con un Little '59, si nota come nel primo si abbia un picco a 6 kHz, nel secondo a 4,6.
L'inserimento nel circuito della chitarra, in ogni caso, tende ad abbassare ancora un poco il picco sia in frequenza, sia in ampiezza, ammorbidendo il suono in misura maggiore man mano che decresce il valore del potenziometro cui è collegato il pickup; ad esempio, un potenziometro da 500 kOhm appiattisce il picco meno di un potenziometro da 250 kOhm. Se riguardo le caratteristiche elettriche è possibile, calibrando con attenzione il rapporto fra flusso magnetico e spire dell'avvolgimento, raggiungere risultati che consentono una discreta approssimazione delle caratteristiche sonore che si desidera ottenere, sulle caratteristiche fisiche non ci sono possibilità d'intervento e la finestra magnetica, cioè la porzione di corde che il campo magnetico del pickup "vede", rimane sempre ridotta rispetto a un humbucking di dimensioni normali. Inoltre i poli magnetici sono a loro volta più piccoli e notoriamente le dimensioni, la composizione e perfino la forma influiscono sul timbro, per cui quelli a lama tendono a sonorità più chiare e pulite (un esempio tipico sono gli L500 Bill Lawrence), quelli a brugola favoriscono leggermente le frequenze più elevate.

Il Super Distortion DiMarzio (vedi immagine sotto) ha questo tipo di poli per compensare in parte l'attenuazione sugli acuti che l'uso delle numerose spire tendenzialmente comporta.

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Alla luce di queste considerazioni risulta chiaro che, più che riprodurre un certo tipo di suono, il costruttore può suggerirlo con maggiore o minore precisione secondo la sua abilità nel calibrare l'insieme, ma con evidenti limiti nella fedeltà assoluta al modello. Un progetto simile, inoltre, presuppone l'utilizzo su strumenti strutturalmente diversi da quelli sui quali è solitamente utilizzato il riferimento, così, oltre ai limiti fisici che non consentono il raggiungimento di una imitazione fedele di un humbucking, occorre aggiungere il comportamento diverso di una Stratocaster, ad esempio, rispetto a una Les Paul, cosa che il progettista può certamente considerare quando calcola le variabili in gioco, ma complicando ulteriormente le già notevoli difficoltà. Ascoltando il comportamento di un JB JR su una Stratocaster, paragonato al fratello maggiore montato su una Les Paul, risulterà proporzionalmente più sottile, con meno forza d'impatto, più asciutto sui cantini nonostante il picco di risonanza più basso (3,6 contro 5,5 kHz), con un livello d'uscita lievemente più basso; in definitiva avrà un suono più "piccolo", ma esibirà una certa somiglianza, un carattere di famiglia che secondo le regolazioni dell'amplificatore si potrà accentuare o diminuire, tenendo sempre conto che il contributo delle chitarre non è comunque trascurabile, non potendo il corpo sottile e sinuoso della Strato, in ontano o frassino,  competere con la spinta impartita al segnale dall'elegante ma massiccio corpo in mogano e acero della Les Paul.

Nel caso di un humbucking che debba imitare il comportamento di un single coil, invece, il problema è semplicemente rovesciato; si ha a che fare con dimensioni che portano a una finestra magnetica troppo ampia perché si abbia esattamente lo stesso risultato timbrico.

DiMarzio, con l'Humbucker From Hell (vedi immagine sotto), ricorre a bobine differenziate, ognuna con un picco di risonanza diverso, usando presumibilmente avvolgimenti diversi, in modo che agiscano un po' come due altoparlanti di diametro diverso, espediente brevettato e usato anche in altri modelli, sebbene con fini diversi; in questo modo si accentua in teoria la prontezza dell'attacco, rendendolo più simile a quello tipico dei single coil (secondo alcuni esperti, come Giovanni Gaglio, liutaio e progettista dei nostrani pickup Red Push, in realtà le due bobine, una volta collegate in serie, tendono a determinare risultati complessivi pari alla media fra le rispettive caratteristiche, annullando in gran parte i benefici previsti in sede teorica).

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Dal punto di vista pratico una Les Paul con un Humbucker From Hell, paragonata ad una Stratocaster con pickup originali, avrà comunque un suono più pieno, con maggiore livello d'uscita e un timbro che, anche se evidentemente più brillante che con modelli stile PAF, pur evocando sonorità della famiglia Fender e, secondo le regolazioni, perfino Gretsch, senza realmente riprodurne nessuno esattamente, avrà comunque un sapore "diverso". Montando l'Humbucker From Hell su una chitarra tipo Strato la somiglianza è, ovviamente, molto maggiore, ma con un maggior volume, una pienezza che ricorda più le vecchie Telecaster e, anche in questo caso, con un carattere che, pur con diversi tratti di famiglia, rivela una propria fisionomia che, secondo le aspettative, può deludere o rappresentare un apprezzabile novità.

Nel caso dei pickup stile Gibson P90 costruiti in modo da poter essere montati nello scavo di un normale humbucking, siamo di fronte non tanto a degli "imitatori", ma a modelli che si adattano a una collocazione diversa pur rimanendo fondamentalmente se stessi.

Per quanto riguarda ad esempio il Gibson P94 le calamite e l'avvolgimento sono esattamente identici a quelli di un normale P90 e cambiano solo le dimensioni della bobina, che nell'originale si estendono in lunghezza leggermente oltre il limite dell'avvolgimento, e del coperchio, per cui è possibile, volendo e sapendolo fare, ottenere esattamente la stessa sonorità, con in più il vantaggio di poter essere montato più facilmente su ogni chitarra provvista di scavo per humbucker, consentendo di verificare le sonorità ottenibili montandolo su una chitarra stile Stratocaster così configurata, senza difficoltà, condizione nella quale si esprime con la solita grinta ma con una chiarezza e una prontezza dell'attacco maggiori rispetto a una Les Paul, a causa delle differenti caratteristiche dei legni usati, della scala più lunga e del sistema di montaggio del manico.

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Un'ulteriore variante, molto diffusa, sono i pickup che sono simili a single coil, sono disegnati per avere lo stesso suono, ma sono antironzio (humbucking). In questo caso il problema non è la finestra magnetica, che soprattutto nel caso in cui le bobine sono sovrapposte è identica a quella degli originali, ma il fatto che collegando due avvolgimenti in serie l'impedenza aumenta e il picco di risonanza si abbassa, con una minore estensione sulle altissime e, come risultato, una minore trasparenza. Il problema non è semplice: per avere due bobine in così poco spazio occorre usare un filo molto sottile, per avere un livello d'uscita sufficiente occorre aumentare le spire e, dato che più il filo è sottile più aumenta la resistenza, è difficile riuscire a mantenere alto il picco di risonanza, con conseguente difficoltà a ottenere esattamente lo stesso suono (un Duncan Alnico 2 Pro ha il picco a 9 kHz, un Classic Stack, con le stesse calamite, a 6 kHz). Usando due bobine affiancate i problemi non sono minori, anzi sono aggravati dal fatto che c'è in più la variabile della finestra magnetica leggermente più larga.

La conclusione non lascia scampo: una perfetta imitazione del suono di un pickup, partendo da una struttura troppo diversa, non è possibile, ma nel tentativo di ottenere questo difficile risultato ci sono sul mercato diversi modelli che hanno molto del carattere di quello preso a riferimento, con caratteristiche abbastanza originali da dar vita a suoni nuovi, che possono suggerire diversi colori, con una propria legittimità e che offrono la possibilità di nuove, inedite combinazioni, forse un po' sospese fra due mondi, ma che con un po' di fantasia e sperimentazione possono mettere a disposizione del musicista una più ampia tavolozza sonora, che, anziché inserirsi fra ipotetici mondi diversi, rappresenti un ulteriore segmento di un unico lungo ponte di possibilità espressive fra l'artista e l'ascoltatore.

Mario Milan

Commenti   

0 #1 Mauro Ungaro 2017-03-26 20:44
Ciao Mario, su questa questione degli Hot Rails e similari,la penso esattamente come tè. Ho anche letto il tuo meraviglioso libro "PICKUPS" e se un bel pò di gente lo avesse letto, prima di fare modifiche al proprio strumento, non ci si porrebbe domande su effetti collaterali su quanto sopra descritto, per certi pickups offerti dall'industria.
Sul tuo libro mi sarebbe anche piaciuto avere una versione in italiano,inoltr e su una pagine specifica che enunci il principio di connessione delle fasi delle bobine dell'humbucking : in serie in fase/fuori fase/parallelo ecc.. sarebbe veramente stato utile completare con un grafico anche le connessioni stesse per ogni fase, non è di fatti sufficiente indicare semplicemente la direzione degli avvolgimente e le polarità per le fasi specifiche.Ho molte domande che scendono in dettaglio su questi aspetti...non sò se posso scriverti ed esprimertele. Grazie mille dell'attenzione ed un caro saluto.
Mauro Ungaro
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