immagine rappresentante un’intervista

YNGWIE MALMSTEEN


Tratto da Axe 55, Maggio 2001
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Intervista raccolta in occasione dell'uscita di War To End All Wars, dodicesimo episodio discografico partorito dal re del metal neoclassico Yngwie Malmsteen.

 

Yngwie, parlaci del tuo ultimo disco... Devo essere sincero, era un po' che non entravo in studio e ho deciso di creare un album più intimistico, più vicino agli avvenimenti della mia vita nell'ultimo periodo. Abbiamo deciso di cambiare un po' le cose: la batteria è stata fatta in uno studio da ripresa per riprendere bene l'ambiente, a Miami, con John Macaluso. Poi abbiamo aggiunto tutte le altre tracce nel mio studio, dove abbiamo finito di registrare voce, chitarre, bassi e tastiere per il missaggio finale. Ho suonato tutte le tracce di basso con un Fender Precision; volevo utilizzare un Rickenbacker, ma alla fine ho lasciato stare... La formazione vede anche Mats alle tastiere e Mark Boals alla voce.

Hai utilizzato lo stesso plettro che usi per la chitarra anche sul basso? Sì, lo stesso, mi ci trovo bene anche sul basso.

In Prophet Of Doom ti sei ispirato a qualcuno? Mah, nulla di particolare... Ho incluso soltanto delle variazioni su un tema di Paganini che mi piacevano, una sorta di pezzo distruttivo, insomma molto heavy. La traccia seguente è Crucify e forse è la più importante del disco per me, perché rappresenta tutti i problemi di biz che ho affrontato negli ultimi anni, un vero calvario.

 

Perché Bad Reputation? Eh! Ho voluto sottolineare questo fatto forse perché ho innescato una sorta di inimicizia con tutte le testate giornalistiche internazionali. Godo di pessima reputazione, ma a volte ho avuto problemi proprio perché qualcuno non ha rispettato la mia privacy.

Cos'è Catch22? Un film tratto da un libro molto famoso in America [il film, Comma 22, è di Mike Nichols del 1970, nda].

Cosa ci dici di Molto Arpeggiosa? È un brano, appunto, molto arpeggiato, per questo mi piaceva; all'inizio il titolo doveva essere Arpeggios From Hell, ma mi è sembrato poco rappresentativo.

Miracle Of Life è dedicata a qualcuno? Esatto, principalmente è dedicata al momento specifico che sto vivendo con la mia famiglia: è tutto molto bello.

The Preludium è in pieno stile Vivaldi! Vero, ho arrangiato tutti gli archi per il brano che doveva essere incluso nel disco con l'orchestra [Millennium, ndr] ma poi abbiamo deciso di non utilizzarlo; infatti è rimasto suonato con l'orchestra campionata e suonata da Mats.

Hai usato qualche nuovo strumento o ampli? No, nulla di nuovo, le stesse vecchie stratocaster e stessi ampli, insomma le stesse fottute cose che uso da sempre. Vanno bene, non ho provato nulla di nuovo. Nel disco ho suonato anche il sitar e un gong.

Hai in programma qualche live show con l'orchestra per riproporre i brani del vecchio disco? Per ora solo in Giappone. Sto cercando di fare la stessa cosa in Europa, ma non è così semplice organizzarlo qui...

Qualche coro nei brani ricorda i Queen, non credi? È vero, non ci avevo pensato; forse incosciamente ho ricalcato delle linee.

Come mai ci sono due bonus track diverse nella versione giapponese del disco e in quella europea? Principalmente volevo chiudere il discorso delle bonus track nelle versioni giapponesi dei miei album, così insieme alla Dream Catcher abbiamo optato per regalare dei bonus sia ai fan giapponesi che a quelli europei. Infatti nella versione giapponese troviamo Treasure From The East & Requiem, in quella europea Black Sheep Of The Family.

Appunto, adesso ci spieghi perché Black Sheep Of The Family è un pezzo reggae in un disco neoclassico? Ha ha ha! Lo sapevo che me lo avreste chiesto! Innanzitutto è nato come uno scherzo: la sera che abbiamo registrato questa traccia avevamo bevuto un po', e quando siamo andati in sala c'è venuto di suonarla reggae; alla fine l'abbiamo tenuta così, tanto per scherzare. Spero che anche i fan la prendano come tale.

Quando sarai in tour? Esattamente non lo so! Spero presto. Mando un grosso saluto a voi della redazione [indovinate quale? Ndr] e a tutti i miei fans in Italia. Non vedo l'ora di tornare!

Jurij G. Ricotti

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