Eldritch

Blackenday

Limb Music Products

Axe 124

eldritch


Gli Eldritch sono in assoluto una delle realtà più longeve e convincenti del panorama heavy prog italiano. Blackenday è il loro ultimo album, forse il più maturo soprattutto dal punto di vista del song writing. Le lezioni apprese dai maestri del passato infatti si evincono in particolar modo nella struttura stessa delle canzoni. Broken Road è una classica power ballad, che inizia con un intro arpeggiato arricchito da un solo di chitarra (ripreso anche dopo il primo refrain) che introduce alla strofa e successivamente ad un chorus metal. Interessante segnalare il contributo che due icone del rock come Ray Alder (Fates Warning, Redemption, Engine) e Nicholas Van Dyk (Redemption) hanno dato a questo splendido pezzo. I brani più aggressivi sono Black Rain, Frozen e The Deep Sleep, caratterizzato da uno splendido bridge dall’interessante dinamica ritmica. Proprio il lavoro del batterista Dave Simeone è uno dei marchi di fabbrica degli Eldritch, e trova spazio in particolar modo in songs come Silent Flame o la conclusiva Never Dawn. Due le asce del combo: Rob “Pek” Proietti alla ritmica e Eugene Simone alla solista. Quest’ultimo dimostra tutto il suo valore con soli fluidi e tecnici presenti negli episodi Why,The Blackened Day o The Deep Sleep. Blackenday è un disco consigliato a tutti i fanatici di un heavy progressive dalle convincenti aperture melodiche.

Matteo Roccia               

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