Alex Masi

Theory of Everything

Lion Music

Axe 158


Theory_of_Everything

 

Theory of Everything è l’album solista per eccellenza. Ogni fase della lavorazione del cd è stata infatti curata da Alex Masi in ogni minimo dettaglio, non solo per quel che concerne il songwriting ma anche per quanto riguarda produzione e registrazione. Un progetto ambizioso partorito nel proprio studio californiano durante l’estate del 2009. Il disco in questione è ricco di influenze e sonorità “moderne”, che vanno da samples vocali a loop passando per arrangiamenti  quasi “elettronici”. Tutto questo è chiaramente miscelato a sane e massicce dosi di quel “chitarrismo” ispirato e preciso per il quale l’axe man è diventato famoso. Ad aprire l’album è la title track Theory of Everything che parte con un bel riff cromatico (che potrebbe ricordare vagamente Interstellar Overdrive dei Pink Floyd) introdotto da qualche battuta di synth. La prima traccia è in grado di dare la cifra dell’intero album: ritmiche piuttosto heavy che si uniscono ad un fraseggio dall’alta liricità che passa da veloci lick a là Malmsteen a scale ed atmosfere dai rimandi etnici (evidenti soprattutto nel brano Ladies of the House). Un disco strumentale che va apprezzato per l’originalità e per la sua capacità di unire la ricercatezza compositiva all’immediatezza melodica come dimostrano la splendida “ballad” The Past o il Satrianesco Queen of Headfuck. Ad entusiasmare sul serio però sono per suono e intenzione chitarristica le blueseggianti melodie di Jam on Haunted Hill e il rock contaminato di Have a Talk With God.    

Matteo Roccia         

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