Copertina di Italian Fingerstyle Guitar, di Franco Morone

Franco Morone

Italian Fingerstyle Guitar

Carisch

Tratto da Axe 135, Settembre 2008
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La figura di Franco Morone non ha certo bisogno di presentazioni, essendo da anni uno dei più accreditati rappresentanti del fingerpicking italiano. Con questo testo il chitarrista scava nella tradizione popolare del Bel Paese, proponendo l’arrangiamento per chitarra sola di alcuni dei temi più famosi della cultura musicale italiana. Il volume è accompagnato e integrato da un CD audio che vede l’autore alle prese con le melodie succitate.

Scorrendo le tracce, ci si rende subito conto della qualità dell’opera: il suono è ricco, pieno di armoniche, bilanciatissimo, la pronuncia delle note impeccabile, complice una magistrale tecnica esecutiva e una grandissima padronanza dello strumento; ciò dà nuova vita a un repertorio che ci appartiene così da vicino e che da tempo ormai non eravamo abituati a sentire in una veste così elegante e raffinata.

Il disco alterna momenti di grande poesia come nel caso di Amor dammi quel fazzolettino, Adeste Fideles o Comm’è bellu a momenti più funambolici e tecnicamente impegnativi come nel caso di Giovanottina - Tarantella napoletana e Tarantella. Morone si muove con disinvoltura tra sonorità barocche e rinascimentali, fino ad ambientazioni più contemporanee, in qualche modo vicine ad atmosfere di matrice ECM, tanto care a un certo tipo di chitarra acustica moderna.

Quello che più colpisce ascoltando i brani di questo lavoro è la grande capacità di Morone di orchestrare melodie e bassi che talvolta si muovono in modo più contrappuntistico e indipendente, talvolta si intrecciano creando un ricco impasto sonoro. Tra l’altro è doveroso riportare (come si legge nelle note di copertina), che questo lavoro è stato insignito del JPFolk Award negli Stati Uniti come migliore CD di musica per chitarra sola del 2007. Tutti i brani sono minuziosamente riportati in doppia veste intavolatura/spartito, per permettere una più rapida comprensione delle diteggiature e mettere a proprio agio anche il chitarrista inesperto, che in ogni caso si troverà di fronte un lavoro impegnativo, in parte complicato dal continuo ricorso ad accordature alternative necessarie per la realizzazione dei raffinati arrangiamenti proposti.

Un lavoro importante suonato in maniera straordinaria, in linea con la produzione di questo ispirato artista, il cui unico neo a nostro avviso è rappresentato dall’assenza di commenti relativi ai brani da parte dell’autore, che sicuramente avrebbero soddisfatto le curiosità dei fan, giovando all’approfondimento di un'opera consigliabile a tutti gli appassionati del suono acustico e del fingerstyle.

Simone Alfonsi


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