I Consigli di Cesareo

Axe 146

cesareoguitar

“Quando da ragazzo facevo esercizio sulla scala maggiore mi sembrava sempre di suonare Fra Martino: non c'era niente di rock in quella scala! Poi mi resi conto che i bending non erano una prerogativa della pentatonica e iniziai ad applicarli alla scala maggiore!”. Nell'esempio, il finale del celebre canone intonato - a scopo dimostrativo - a suon di bending: il consiglio di Cesareo è quello di cercare di perfezionare questa tecnica su ogni nota della scala (e con ogni dito, non dimenticando il “pre-bending e release” quando scendiamo), in modo da poterla utilizzare come mezzo espressivo dove ci è più utile: molti chitarristi infatti tendono a praticarla solo sulla pentatonica e, quel che è peggio, esclusivamente sulla terza corda... terzo dito...con intonazione casuale!

primo_esempio

 

Parlando della pentatonica, Cesareo suggerisce di provare a studiare le diteggiature per intervalli, cercando di acquisire la stessa padronanza di quando la suoniamo a gradi congiunti. Nell'esempio riportiamo l'applicazione per quarte, ma il chitarrista suggerisce di approfondire tutte le combinazioni melodiche possibili e di non tralasciare lo studio delle figure ritmiche più usate.

secondo_esempio

 

Una delle qualità più apprezzate di Cesareo è il tocco sicuro, precisissimo e al tempo stesso rilassato: in queste quattro misure, in bilico tra MI maggiore e MI minore, il nostro mescola frasi bluesy e mitragliate da shredder consumato, chiudendo con una 6ª maggiore: a livello armonico vengono sfruttate l'ambiguità tra pentatonica minore e maggiore per far salire la tensione e la scala maggiore per concludere in relax. Le sestine della seconda battuta - che contengono il fa# dalla scala di MI minore naturale - potrebbero essere eseguite con il legato, ma il chitarrista preferisce l'effetto percussivo della plettrata alternata.

esempio3

 Simone Salvatore

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna