Tutte le trascrizioni sono tratte dall'album Saudades de Rock, Frontiers 2008. Da Axe 137, Novembre 2008

La chitarra è sempre accordata un semitono sotto, tranne che in Americocaine

Star

L’accattivante riff di Star è basato sul collaudato abbinamento tra pentatonica minore (in questo caso di LA) e sonorità doriche (suggerite dall’utilizzo del fa#). Il re# nella prima battuta è invece semplicemente una blue note. Interessante è l’utilizzo reiterato della cellula ritmico- melodica presentata per la prima volta tra l’ultimo quarto della seconda battuta e il primo della terza. Il suo ripetersi in diverse zone della misura (dapprima a cavallo tra la seconda e la terza battuta, poi nei due quarti centrali della terza e infine tra la terza e la quarta) genera una forte vivacità ritmica. Il tutto è sostenuto da un pedale di la al basso.

Comfortably Dumb

In questo riff il funk la fa da padrone! Occhio al sapiente utilizzo di armonici naturali e al palm muting, e vai col groove!

Take Us Alive

Ed eccoci al Nuno che non ti aspetti! Il lick è decisamente countreggiante, basato su veloci quartine di sedicesimi e sull’utilizzo estremamente frequente della terza corda a vuoto. Le prime tre battute sono costruite interamente sulla scala pentatonica maggiore di SOL; l’ultima poi arricchisce il fraseggio di un certo sapore blues, grazie soprattutto al passaggio dal sib al si naturale, rispettivamente 3ª minore e 3ª maggiore dell’accordo sotteso, di Sol maggiore. Anche il piccolo bending in chiusura di battuta va inquadrato in questo gioco tra 3ª minore e maggiore, tipico del blues e dei generi a esso legati.

Americocaine

Questo brano risale al primo demo della band, del 1985. Pensare che Nuno non aveva nemmeno vent’anni quando sparava queste mitragliate chitarristiche fa un po’ impressione, ma si sa, la classe non è acqua! Per gli shredder...

Run

La trascrizione riporta la sezione iniziale del solo. Il basso non pronuncia mai la 3ª degli accordi; a ogni modo l’impianto nella tonalità di SIb minore è chiaro. Di battuta in battuta vengono alternati il I e il V grado della tonalità. Su tale struttura armonica estremamente semplice, Nuno costruisce una linea melodica ricercata quanto originale. Le note impiegate sono riconducibili sostanzialmente alla scala minore melodica di SIb. Fanno eccezione il si naturale nella sesta battuta (che ad ogni modo è semplicemente il punto di partenza di un bending che porta l’intonazione della nota sul do) e quello nell’ultima battuta, interpretabile come abbellimento cromatico. Parte non indifferente del sound dissonante del solo va ricondotta al modo estremamente graduale con cui Nuno esegue i bending. Non si può certo dire che questa sia una parte solista tecnicamente difficoltosa, ma certamente merita molteplici ascolti e uno studio accurato se si desidera ricrearne tutte le sfumature.

Pierluigi Bontempi

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