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ES-150, 1942 Introdotta nel 1936, la ES-150, con il suo pickup a barra e grazie all’uso e all’impegno nel pubblicizzarla di Charlie Christian, garantisce alla Gibson, già nota per le sue arch- top acustiche, un posto nella storia della chitarra elettrica. Dotata di cassa da 16” in acero con fondo piatto, tavola armonica in abete, manico in mogano con tastiera in palissandro, scala da 24 3/4” e meccaniche Grover, la ES-150 si afferma abbastanza celermente, se si pensa che all’epoca rappresenta una vera no- vità. Nel 1937 le sono affiancate la più economica ES-100, un modello tenore a 4 corde e scala da 25”, la EST-150 e la rarissima ESP-150, una Plectrum Guitar a 4 corde con scala da 27”. Nel 1939 è introdotta la più lussuosa ES-250. Nel 1940 la serie è modificata, la ES-100 diventa ES-125 (specifiche invariate), la ES-250 di- viene la ES-300. La ES-150, rappresentata qui da un esemplare del 1942, ha specifiche un po’ diverse rispetto alla versione precedente: il fondo ora è arcuato; le catene della tavola, precedentemente a X, so- no parallele; si aggiungono rinforzi nell’area sotto il ponte; le meccaniche diventano Kluson; so- prattutto, arriva un nuovo pickup. Il modello a barra era pesante e ingombrante, con le due lunghe calamite al cobalto che si esten- devano sotto la tavola. L’avvolgimento, con circa 4.000 spire di filo AWG 38, fu modificato spe- rimentando diametri inferiori che consentivano di collocare più spire, passando al più sottile AWG 41 e, nel corso del 1939, trovando l’equilibrio giusto fra livello d’uscita e timbro desiderato, con l’ancor più sottile AWG 42 in 9.000/10.000 spire circa. Proprio nel 1939, G.B. Jonas inventa un nuovo tipo di calamita, composta principalmente da una lega a base di alluminio, nickel e cobalto, per questo denominata AlNiCo, e disponibile in barre di ridotte dimensioni o piccoli cilindri, ma in grado di fornire un campo magnetico altrettanto for- te delle grosse calamite in cobalto. La scoperta consente alla Gibson di costruire nel 1940 un pickup meno voluminoso, con due ca- lamite rettangolari sotto l’avvolgimento. L’espansione polare a barra è sostituita con quelle a vi- te regolabili per ogni corda, mentre un coperchio metallico scherma e protegge l’unità. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, la produzione di chitarre elettriche è notevolmente ridotta fino a cessare del tutto durante il 1942, fino alla fine del conflitto. La produzione inizia di nuovo nel 1946 e la novità principale, nel campo, è il famosissimo pickup P-90, che non è altro che quel pickup del 1940, migliorato esteticamente e con un coperchio in plastica! Pubblicato su Axe n.195 - Gennaio 2015 Riproduzione vietata © Edizioni Palomino 63