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MOGAR, FINE ANNI ’50 - PRIMI ’60 La Mogar Music SpA è nota oggi per la distribuzione di marchi prestigiosi come Ibanez, Me- sa/Boogie, Laney e tanti altri, ma pochi sanno che l’azienda, fondata nel 1987 e parte del Grup- po Monzino, ha nel suo DNA la liuteria classica. Tutto nasce nel 1750, con l’apertura del laboratorio del liutaio Antonio I Monzino a Milano, che diventa un vero e proprio centro di produzione e vendita di strumenti e pubblicazioni musicali. Nel tempo la ditta rimane a conduzione familiare. Nel 1926 nasce una società con Carlo Gar- landini, la Antonio Monzino & Garlandini, che si occupa di import-export, produzione strumenti e corde, edi- toria e restauro. Nel 1929 assume la direzione Antonio Carlo Monzino, formatosi alle note scuole di liuteria di Mirecourt (Francia) e Markneukirchen (Germania), città che diede i natali a Christian Frederick Martin. Dopo la II Guerra Mondiale, con il marchio Mogar (MOnzino-GARlandini), inizia una produzione di strumen- ti a pizzico, ukulele, chitarre acustiche e, alla fine degli Anni ’50, anche elettriche. Fra le chitarre prodotte ce ne sono alcune usate da celebri musicisti italiani, come l’archtop con pickup Gibson realizzata per Raf Montrasio (vedi Axe n.196), una per Adriano Celentano e un’altra per Pino Rucher, chitarrista e arrangiato- re (1924 - 1996) che lavorò per direttori come Marcello De Martino e Bruno Canfora, identica a quella che mostriamo in questo numero di Axe (la Mogar di Rucher è visibile su http://youtu.be/5JkMe9F_teA tra le ma- ni di Rocco Zifarelli). La chitarra è interessante per la cassa tutta in acero fiammato, il manico in mogano con tastiera in eba- no e un pickup inserito nella tastiera a ridosso del XIX tasto. Le due manopole poste sulla spalla superiore e inferiore sono rispettivamente un selettore per timbri più o meno brillanti e il controllo di volume. Dalla buca si osserva che selettore e potenziometro hanno scocche di grandi dimensioni, facendo pensa- re, nel caso del potenziometro, a un modello a filo, tra altro ancora perfettamente funzionante. Il manico è per fattura simile a quello delle Gibson Anni ‘30, leggermente a V e di notevole spessore, ma molto comodo, con uno di quei profili a cui la mano aderisce con naturalezza. Considerate le dimensioni, diremmo che il pickup è a singolo avvolgimento e misura poco meno di 6 kOhm. Il battipenna in celluloide tartarugata è ovviamente ondulato per l’influsso del tempo. Bella, leggera e as- sai ben sfumata la verniciatura. La cosa più impressionante dello strumento, tuttavia, è il suono: caldo, definito, arioso e brillante, nel più puro stile jazz Anni ‘40 o ‘50, o anche blues di Chicago, del più “ruspante”. In definitiva uno strumento che non solo rappresen- ta la storia di una delle nostre aziende più prestigio- Pubblicato su Axe n.197 - Marzo 2015 se, ma anche un ottimo esempio di liuteria, con un Riproduzione vietata © Edizioni Palomino ringraziano la Fondazione Antonio bel timbro e una linea retrò affascinante. Peccato che Si (http://www.fondazioneacmonzino.it/), Carlo Monzino Melini, Nicola Monzino, Donatella non sia in vendita. Roberto Ragazzo della Mogar Music SpA, il negozio Your Music di Roma, proprietario dello strumento (http://www.yourmusic.it). 53