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AMP, 1967 Il Princeton è uno degli amplificatori più longevi fra i molti progettati da Leo Fender. Introdotto nel 1948, infatti, non era altro che un modello già disegnato due anni prima, quando Leo era ancora socio di Doc Kauff- man nella K&F. Ma questi erano antenati molto semplici, privi di con- trolli e addirittura d’interruttore per l’accensione, con solo tre valvole (6SL7, 6V6, 5Y3) e un altoparlante da 8”. Negli anni il circuito venne aggiornato, la 12AX7 rimpiazzò la 6SL7, ma nel 1960 si ebbe una vera rivoluzione: rivestimento mar- rone, interruttore d’accensione e ground switch, finale con due 6V6, altoparlante da 10”, aggiunta del vibrato, controlli di volume, tono, intensità e velocità del vibrato su pannello marrone scuro posto frontalmente e non più superiormente. Nel ’63 giunsero tolex e pannello neri con manopole bianche. Infine, nel ’64, ecco la versione forse più nota, con tolex nero, pannello e manopole nere (volume, bassi, al- ti, intensità e velocità del vibrato), una GZ34 al posto della 5Y3 e, in alternativa al modello base, una versione con riverbero (con relativo controllo). Con circa 8/10 Watt di potenza, il Princeton era facilmente trasportabile, utilizzabile in casa, per prove in gruppo e in piccoli ambienti. Si affermò anche come amplificatore da studio di registrazione, dove a volte si rivelò perfino più duttile del Deluxe. Tutti i primi dischi di Ry Cooder, ad esempio, sono registrati con un Princeton (vo- lume e toni a metà corsa), ma sono molti ad amare questo piccolo gioiello per la sa- turazione dolce delle 6V6 unita alla chiarezza sonora dell’altoparlante da 10”. La versione con riverbero è quella di maggior successo, ma il timbro affascina anche se l’ampli ne è privo; infatti la versione base continua a essere prodotta fino al 1979, anno in cui è aggiunto un boost poco apprezzato. Da notare che le versioni silverface hanno lo stesso identico circuito delle prece- denti. La versione con riverbero è prodotta fino al 1982 con pannello nero, ma da quel- l’anno il nome è attribuito a modelli molto diversi per concezione e prestazioni. Piccolo, ma davvero un grande amplificatore. Pubblicato su Axe 201 - Luglio_Agosto 2015 Riproduzione vietata © Edizioni Palomino 65