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so con il saldatore è quello di dissaldare i diodi e inserire dei cavetti sufficientemente lunghi nei 4 fori sul circuito che ospitavano i terminali dei dio- di. In caso servisse, armarsi di succhia-stagno. Eccettuati i due terminali rosso e nero, già appli- cati al momento della foto, ecco qui sopra come si presenta il Soul Food una volta svitato il fondo. Notare la possibilità True Bypass/Buffered Bypass sul footswitch, e l’uso a fini di miglioramento tim- brico di condensatori a film plastico metallizzato in luogo degli SMD del resto del circuito (quanto al- le resistenze SMD, è opinione di molti che il loro comportamento sia accostabile a quello delle re- sistenze a strato di carbone, motivo per cui molti effetti SMT suonano bene a dispetto del tipo di tecnologia). Smontiamo tutto: manopole, potenziometri, foot- switch e prese. Rovesciate il circuito principale del Soul Food: lì dove vedete arrivare i terminali rossi e neri si trovavano i due diodi al silicio di serie; la fretta è cattiva consigliera e ho dimenticato di fo- tografarli prima di dissaldarli, ma li vedrete sul vo- stro pedale in quella posizione. Quindi il primo pas- Vanno quindi saldati i cavetti sulle piste della fac- cia opposta del circuito, tra le due prese jack; è la fase forse più difficile dell’operazione: poco spa- zio, difficile capire quali siano le piazzole giuste, ti- more alla lunga di bruciare le stesse. Armarsi di pinzette, lente d’ingrandimento e pazienza: il con- tatto deve essere certo e pulito. Su un pezzetto di circuito “millefori” saldare la cop- pia di diodi originali e quella di diodi al germanio (a destra nella foto) in serie (ovviamente a coppie se- 35