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1964 All'inizio del 1959, la Gibson introdusse una nuova solid body che si collocava in una fascia di prezzo più bassa rispetto alla Les Paul Junior: la Melody Maker, al prezzo di $ 99,50 (la Ju- nior costava $ 120,00 senza custodia). Rispetto alla Les Paul Junior la Melody Maker aveva un corpo leggermente più sottile e un nuovo pickup, identificato in fabbrica come PU-380. Questo pickup aveva una bobina molto sottile, con un avvolgimento in plain enamel che mi- surava intorno ai 7 kOhm e una calamita in AlNiCo 2 o 5 direttamente all'interno della bobi- na, priva quindi di espansioni polari; un coperchio di plastica proteggeva il tutto. Grazie al corpo più sottile e al pickup a singolo avvolgimento con meno spire rispetto al P 90, il nuovo mo- dello aveva un suono molto più brillante di ogni Les Paul, anche se con un livello d'uscita leggermente in- feriore. Per poterle inserire nelle bobine, la Gibson ordinò calamite leggermente più corte di quelle usate fino a quel momento nei P.A.F. e nei P 90, calamite che rapidamente diventarono il nuovo standard; alcune trovarono posto nei P.A.F. già da quell'anno, fino a sostituire gradualmente in tutti i pickup quelle più lunghe (a quan- to sembra, le nuove calamite furono fornite indifferentemente in AlNiCo 2 e 5; sebbene si ritenga che il gra- do 5 fosse più comune, quelle in AlNico 2 sono state documentate in qualche pickup almeno fino al 1964). Nel '60 fu adottato un coperchio leggermente più stretto, ma le specifiche del pickup rimasero invariate. Inizialmente la Melody Maker fu affiancata da una versione più piccola (Melody Maker 3/4) e nel '60 da una versione a due pickup, la Melody Maker Double, con i pickup montati su un più largo battipenna. Nel '61 la forma fu modificata con due spalle mancanti simmetriche - come quella che presentiamo nella nostra Gallery - fino al '65, quando le due spalle mancanti furono leggermente scolpite. Infine, nel '66, fu adottato il corpo delle SG, ma con gli stessi pickup a singolo avvolgimento e coperchi bianchi. Disponibili in finitura sfumata, le Melody Maker ebbero un buon successo: ne furono prodotte 1.397 nel '59 per arrivare a 3.685 nel '64, con numeri leggermente più bassi per le versioni 3/4 e Double. Qualità sonora e costruttiva sono impressionanti per uno strumento di fascia economica, con un mogano (per manico e corpo) risonante e leggero; ma, proprio per queste qualità, molte Melody Maker furono modi- ficate negli Anni ‘70, sostituendo i brillanti single coil con i più potenti DiMarzio Super Distortion di moda all’epoca; trovare esemplari nelle condizioni originali non è semplice come si potrebbe immaginare. La versione '61/64, inoltre, ha una bella linea, sobria ma elegante. Quanto a versatilità, dal punto di vista puramente timbrico, ne ha anche più della Les Paul Junior, in quanto, se è vero che al pickup di serie man- ca la grinta del P 90, la sua maggiore brillantezza consente una maggiore varietà di sonorità semplicemen- te agendo sul controllo di tono, con una vasta gamma di sfu- mature, dalle più squillanti alle più calde. Pubblicato su Axe n. 208 - Marzo 2016 Eh sì, c'era un tempo in cui la Gibson trasudava qualità già nei Riproduzione vietata © Edizioni Palomino Strumento gentilmente messo a disposizione da modelli più economici e questa Melody Maker ne è la prova. Your Music - www.yourmusiconline.it 59