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rock a modo mio “I’M OFTEN ASKED WHO IS MY FAVORITE NEW YOUNG GUITAR PLAYER. WELL, HERE HE IS: DANIELE GOTTARDO. HE’S ITALIAN, AND I HAVE BEEN FOLLOWING HIM FOR QUITE SOME TIME NOW. HE HAS AN ELEGANT TOUCH, STUNNING INTONATION, INNOVATIONAL STYLE, AND HE HONORS THE MELODY. ENJOY, AND CHECK OUT HIS NEW RECORD HERE FOR A REAL TREAT.” Questa autentica laurea honoris causa in chitarrismo moder- no, che, in omaggio all’inarrestabilmente crescente anglosas- sonicità linguistica dei nostri connazionali lasciamo intradot- ta, porta la firma di Steven Siro Vai e ha come destinatario il nostro Daniele Gottardo. Potersi fregiare di tale riconoscimento non è da tutti, e il rodigino, pur essendone sacrosantamente or- goglioso, di sedersi sugli allori o mantenere l’inerzia del suc- cesso di un disco pubblicandone uno simile non ne ha nemme- no l’abbozzo d’intenzione. Eccolo quindi pubblicare il 15 maggio 2016 Giant Nuts sotto l’egida Daniele Gottardo & The Nuts e con la produ- zione del chitarrista francese Jordane Richet. Terzo disco solista e ter- zo genere affrontato. Ma quale? 1515