Visualizza versione completa : Pickup hand wound vs machine wound
flyingbird
03-14-2013, 09:28 PM
Quali preferenze, avvolti a mano o a macchina? Tale preferenza cambia se si tratta di modelli humbucking o a singoo avvolgimento?
Big Axe
03-15-2013, 10:17 AM
Avvolti a mano tutta la vita!!! Tutt'un altro respiro, anche se inadatti a velocisti hi-gain, ai quali la compressione dà un aiuto...
flyingbird
03-15-2013, 04:27 PM
I vecchi PAF Gibson erano avvolti a macchina e alcuni, come Duncan, per le loro repliche usano macchine settate per avere le stesse irregolarità nelle bobine, altri, come Tom Holmes e Bare Knuckle, preferiscono attuare una piccole "scorrettezza" storica e avvolgere guidando manualmente il filo. Fra correttezza storica e tocco artigianale quale scegliereste?
muzik
03-19-2013, 10:56 PM
Ho la netta impressione che tutte le mie chitarre montino pick-up avvolti a macchina. Credo che dovrei procurarmi qualche esemplare "interessante" avvolto a mano, simile a qualcuno di quelli che ho, così faccio un confronto, anche se sommario. Comunque, in quanto ad ariosità, dinamica e risposta al tocco mi lamento poco. Certo, non è mai abbastanza.
flyingbird
03-20-2013, 12:03 AM
Non sono sicuro riguardo i Fralin, per gli humbucker (i single coil di certo), ma i Bareknuckle sono avvolti con guida manuale e stanno diventando sempre più popoleri con modelli per ogni stile musicale.
Anche i Tom Holmes, per andare sul "boutique" costoso. Fra i Duncan dovrebbero esserlo i Fender-style Antiquity, ma non sono certo per quelli delle serie standard.
Se hai DiMarzio sono avvolti con macchine completamente automatizzate.
Un'altra questione, importante per il suono, potrebbe essere: impregnati o no (humbucker, ovvio, quelli stile Fender devono esserlo per forza)? Ma forse sarebbe un altro thread...
muzik
03-20-2013, 08:04 AM
Sì, i Barenuckle stanno prendendo piede anche in campo high-gain, hanno molto successo. In genere, tendo a comprare Duncan. Gli unici DiMarzio che ho li ho trovati di serie sullo strumento, tranne un Fred da ponte che uso al manico. Probabilmente prenderò una coppia di DiMarzio (forse Humbucker From Hell) per una questione di scassi su una chitarra: mi servono le ali su cui vanno le viti a "triangolo", e non mi va di distruggere un Duncan. Poi, l'Humbucker From Hell l'ho avuto per un po' al ponte e mi è piaciuto un sacco.
Per i non impregnati, forse li potrei usare a casa, ma credo che nei concerti, con gli alti volumi e il gain, potrei avere qualche serio problema... meglio non rischiare.
flyingbird
03-20-2013, 11:29 AM
I pickup non impregnati, secondo me, suonano meglo, quanto al problema di feedback la verità è che in quel caso non si può risparmiare. Per avere buone prestazioni è essenziale che la tensione del filo negli avvolgimenti sia giusta e che tutte le parti meccaniche, poli magnetici, base ecc., siano di buona lega e montati solidamente.
Alcuni trovano utile inserire un doppio adesivo fra top delle bobine e coperchio per una maggiore aderenza. Se i pickup sono bi buona qualità e si bada alla propria posizione rispetto alle casse la situazione dovrebbe essere sotto controllo. Ma se si usa troppo gain, in ogni caso, le qualità timbriche dei pickup sono soffocate.
Se il risultato è un'onda quadra, il pickup diventa solo un generatore di segnale indifferenziato.
muzik
03-20-2013, 04:13 PM
Sono d'accordo Flyingbird... solo che purtroppo, anche a dispetto dei volumi, alcune volte la posizione su un palco è piccola e obbligata. La vedo una cosa rischiosa usare un pick-up delicato.
La differenza tra i pick-up si sente anche con moltissimo gain, sia nella risposta al tocco, che in quella in frequenza. In realtà, in questi casi, la cosa che mi interessa di più è il tipo di attacco (parlando di pick-up dello stesso tipo). Parlo di gain di qualità (testate, combo o anche pedali che siano fatti bene). Per scelta personale però, suono sempre con il gain relativamente "basso". Sono comunque d'accordo che abbassando il gain le diverse qualità dei pick-up aumentano considerevolmente, come qualsiasi altra differenza (qualità dei legni, del''hardware, del chitarrista).
flyingbird
03-20-2013, 09:33 PM
Ammetti che con gain moderato le caratteristiche timbriche di chitarra e pickup risaltano di più. Ma non volevo essere polemico, però certe cose sono da tenere presenti. Si parla tanto di qualità dei legni, sfumature sonore, però l'applicazione non va dimenticata. Come dicevo la possibilità di usare pickup non impregnati c'è grazie a modelli di elevata qualità, ma questi sono come microfoni sensibili, che amplificano i colori di cui è capace la chitarra come liuteria e materiali. Siccome tali chitarre e pickup sono costosi, se si prevede un utilizzo con alti livelli di guadagno sono, in certa misura, "sprecati", oltre che, in alcuni casi, scomodi. Però sarebbe opportuno avere, accanto a una chitarra "da battaglia" con pickup da guerra, averne anche almeno una di qualità con pickup ottimi. Oltre che essere utile per rinfrescarsi le orecchie e affinare la tecnica (in genere pickup sensibili su chitarre risonanti non perdonano gli errori), sarà uno sballo da usare in occasioni in cui ci si potrà permettere di lasciarsi andare (palco ampio, volumi non esagerati ecc.). Il tema era su quali pickup possono tirare fuori la vera voce della chitarra nel modo migliore, in un senso forse un poco astratto, ma che prescinde un poco da applicazioni specifiche nelle quali, obiettivamente, può essere necessario cercare di ottenere un buon comppromesso fra efficienza e qualità pura.
Stefano Sabatino
03-21-2013, 02:56 PM
Ciao,
"....Se il risultato è un'onda quadra, il pickup diventa solo un generatore di segnale indifferenziato."
Ti andrebbe di aiutarmi a capire cosa intendevi con questa affermazione? :rolleyes:
Ciao :)
Steve
flyingbird
03-21-2013, 11:25 PM
Certamente. Un segnale ha una forma sinusoidale, con la distorsione tale forma tende a schiacciarsi prima arrotondando le punte, fino a diventare, oltre un certo livello, un'onda quadra. A quel punto tutte le armoniche che definiscono il timbro sono "schiacciate" dall'eccesso di compressione e le sfumature non si avvertono più.
Quando questo avviene le qualità di chitarra e pickup diventano irrilevanti perché non sono più avvertibili. Naturalmente citavo un caso estremo, ma ogni volta che spingiamo in saturazione questa compressione avviene. Fino ad un certo livello la compressione mette in risalto le armoniche e maggiore è la ricchezza di armoniche presenti in partenza, più gradevole e musicale è il risultato, oltre una certa soglia tutto si appiattisce. In pratica se dovessi suonare in situazioni da "onda quadra" sarebbe irrilevante usare un PAF o una imitazione coreana. Con saturazioni medie o suono pulito non avrei dubbi su quale usare...
Stefano Sabatino
03-22-2013, 09:14 AM
Ciao, buongiorno :)
Devo farti prima di tutto i complimenti.
Si, perchè mi rendo conto che non sei un tecnico, ma la curiosità e la volontà che dimostri nel voler apprendere queste nozioni è bellissima.
BRAVO !!!
Permettimi di farti presente che nel tuo discorso andrebbe chiarito qualcosa.
Ti va di leggermi un attimo?
Vorrei scrivere poche righe sul concetto Pick Up > Signal > Gain > Output
Ciao,
Steve :)
flyingbird
03-22-2013, 12:12 PM
Un segnale appare all'oscilloscopio come una sinusoide. Con la saturazione il segnale è compresso e le punte della sinusoide tendono aschiacciarsi fino a formare un'onda quadra. Fino ad un certo livello di compressione si esaltano le armoniche e più il segnale originale ne è ricco, più il suono è gradevole. Oltre un certo livello la distorsione è tale da rendere tutto omogeneizzato, le sfumature non sono più avvertibili e il segnale originale è totalmente trasfigurato. In breve, se dovessi suonare "pulito" o con saturazione media userei un PAF o una buona replica per godermi ogni sfumatura della combinazione chitarra-pickup, se dovessi suonare con gain "a palla" non credo che avvertirei differenze usando un pickup qualsiasi purché potente.
flyingbird
03-22-2013, 12:37 PM
Oooops, mi sembrava che la mia risposta non fosse apparsa e l'ho ripetuta... profonde scuse... erudiscimi, sono sempre pronto a imparare qualcosa.
Però le orecchie, probabilmente anche deviate dal mio cervello bizzarro, mi dicono che aumentando il gain le sfumature timbriche, i colori, la dinamica, la reattività al tocco, vanno progressivamente scemando. Magari lo spiego in modo approssimativo tecnicamente, ma quando suono so cosa succede. Conosco molte persone, anche chitarristi cosiddetti "professionisti" (parola che odio, ma loro amano sentirsi definire così per qualche misteriosa ragione psicologica) che mi chiedono come ottenere i suoni di questo o quel chitarrista celebre, storico, divino che dir si voglia. Messi alla prova la prima cosa che fanno è inserire un distorsore... per imitare suoni nei quali non c'era alcun distorsore, ma solo alti livelli sonori e grande controllo della chitarra. Se si ascoltano i dischi storici del rock, salvo alcuni dischi heavy metal, si notano livelli di saturazione molto moderati e, di solito, pickup tutt'altro che "hot", questo è un fatto. Certo, mi si dice "senti che grinta, senti che impatto, senti che sostegno...." ma si tratta solo di alto volume e tanta intensità nel suonare, saturazione, niente di strabiliante. Un chitarrista noto, fissato per hendrix e Clapton, mi spiegava che non è possibile ottenere un suono alla Cream, con quella fluidità di fraseggio, senza un distorsore (nel suo caso un Rat), beh, strano ma vero... Clapton ha creato quel suono con un Marshall privo di controllo di gain e senza alcun distorsore... quanto alla fluidità non mi sembra che avesse problemi. D'altra parte Keith Richards ha spesso ribadito in interviste che se non hai un bel suono con un'acustica non c'è amplificatore o effetto che ti salvi. Attitudine e tocco, il resto è condimento e, come sempre, con i condimenti è bene non esagerare.
Stefano Sabatino
03-25-2013, 09:45 AM
Un segnale appare all'oscilloscopio come una sinusoide. Con la saturazione il segnale è compresso e le punte della sinusoide tendono a schiacciarsi fino a formare un'onda quadra. Fino ad un certo livello di compressione si esaltano le armoniche e più il segnale originale ne è ricco, più il suono è gradevole. Oltre un certo livello la distorsione è tale da rendere tutto omogeneizzato, le sfumature non sono più avvertibili e il segnale originale è totalmente trasfigurato. In breve, se dovessi suonare "pulito" o con saturazione media userei un PAF o una buona replica per godermi ogni sfumatura della combinazione chitarra-pickup, se dovessi suonare con gain "a palla" non credo che avvertirei differenze usando un pickup qualsiasi purché potente.
Ciao,
La Sinusoide rappresenta un tono puro, quindi non distorto o al massimo, caratterizzato da distorsione contenuta entro certi limiti, molto stretti.
Al contrario, qualsiasi segnale alternato (come è appunto quello generato dalla chitarra) è da considerare composto da una nota fondamentale più un certo numero di armoniche, che ne definiscono il timbro.
In più, il pickup è un generatore non lineare: ognuno, infatti, possiede una sua determinata curva di risposta che ne influenza il timbro anche in distorsione.
Hai ragione quando affermi che la saturazione "schiaccia - comprime" il segnale.
Un circuito di amplificazione portato alla saturazione agisce proprio come descrivi nel tuo post.
Ed hai perfettamente ragione quando affermi, in sostanza, che oltre l'onda quadra non c'è più nulla.
Ma distorcere non significa per forza comprimere.
La distorsione di un segnale non è solo quella che si ottiene saturando un circuito (la più semplice ed ovvia) ma anche quella "cercata e creata" con artifizi/circuiti diversi, in grado di offrire infinite possibilità timbriche.
Una distorsione, può benissimo essere costituita da un segnale che si, muta di forma d'onda, ma non subisce affatto compressione.
Immagina, per esempio, una fondamentale con aggiunto un certo numero di armoniche, non ricavate da compressione.
E' possibilissimo agire anche così sia con circuiti analog sia digitali.
Nel caso che citi, tuttavia, mi sembra tu non tenga conto di una possibilità importante: l'intervento delle reti di controllo dei toni.
Agendo su esse, sia in pre, sia in post saturazione, puoi "equalizzare" qualsiasi spettro ed ottenere segnali validi in senso musicale, anche se caratterizzati da altissimo contenuto armonico, particolarmente livellato.
Ciao,
Steve
flyingbird
03-25-2013, 11:48 AM
Buondì
Tutto giusto, ovviamente ho semplificato la descrizione perché a volte un rappresentazione schematica aiuta ad arrivare più rapidamente al punto. D'altra parte per chi voglia approfondire consiglio vivamente di leggere (si può ancora fare, non è vietato) le dotte rubriche che si posono trovare su AXE. Soprattutto volevo sottolineare come spesso si cerchi di ottenere suoni ben noti, partendo da una diagnosi sbagliata. Si cerca spesso di ovviare ad un uso sbagliato di toni e saturazione con un aumento indiscriminato della "quantità" di distorsione. Il fatto è che i musiisti che molti vorrebbero imitare, usavano ed usano una serie di piccoli ma importanti accorgimenti, solitamente ignorati. Prendiamo il luogo comune secondo il quale i PAF originali sarebbero pickup dal suono "caldo" e "morbido". Niente di più falso, ma gente come Clapton, Santana o Leslie West, usavano amplificatori potenti ad alto volume e raramente avevano i toni della chitarra oltre metà corsa. In questo modo erano fortemente amplificate le armoniche inferiori e quelle più elevate, spesso sgradevoli se il finale va in clipping, erano attenuate e ciò ha portato a ritenere che quei pickup fossero "caldi". nella realtà basta provare una Les Paul con i PAF su un Twin reverb a basso volume per rendersi conto che il timbro è brillante e a volte perfino tagliente, simile per certi versi a quello di una telecaster, ma con più corpo e presenza in gamma media per le maggiori spire e la maggiore massa della chitarra. Billy Gibbons, ZZ Top, accentua volutamente gli alti e riduce le medie per un suono grosso ma ricco di armonici per un tono che, giustamente, gli americani chiamano "nasty" (cattivo, villano), con chitarra e pickup del tutto analoghi a quell usati da Clapton o Peter Greeen con risultati molto diversi. Santana anche sulle Yamaha montava vecchi PAF originali, quindi con avvolgimenti irregolari e non paraffinati, proprio per sfruttarne le caratteristiche onde ottenere il "sustain infinito" per cui è celebre (sembra usasse segnare con un gessetto la posizione del palco più propizia per un innesco contollato). In pratica con questa discussione il mio intento è provocare la sperimentazione e sfatare qualche mito nella speranza di aiutare chi voglia imparare a conoscere e sfruttare meglio lo strumento scelto, condizioni essenziali per un uso davvero creativo. Ma liberarsi di qualche preconcetto aiuta anche a monte nella scelta stessa dello strumento, perché a voolte si cerca di riprodurre suoni con modelli di chitarra o pickup poco adatti alo scopo, selezionati senza una diagnosi esatta del come ottenerlo in primo luogo. Naturalmente ci sono tanti modi per ottenere risultati analoghi e non pretendo certo di avere tutte le risposte, ma per quasto si chiama discussione, perché è aperta al confronto, sempre utile, di pareri diversi. Se tutti confrontaiamo conoscenze ed esperienze, tutti cresciamo e, di conseguenza, cresce la musica che produciamo. Concludo con un appello: chitarristi, i controlli di tono su chitarra e amplificatore ci sono per motivi pratici, non per bellezza... usiamoli!!!!
muzik
03-27-2013, 02:21 PM
La discussione è andata avanti, rispondo senza citare altrimenti impazzisco.
La differenza tra pick-up, anche molto simili, si avverte senza problemi anche in high-gain: l'importante è che il "fornitore" di questo gain sia di qualità. Se stiamo parlando di chi suona con simulazioni digitali con il gain a palla, è un'altra cosa: il problema viene saltato da solo, perchè a alte velocità, spesso a malapena si capiscono le note (figuriamoci i pick-up). Riuscire a fare prodotti high-gain che conservino una buona dose di "umanità" è sempre stato cruccio dei costruttori di ampli e pedali di livello: basti pensare a tutto quello che è successo negli anni '90 (Soldano, VHT, Rivera, Bogner, e tanti altri). Fortunatamente, è già da un po' che si può avere un'ottima fedeltà anche con prodotti relativamente economici.
C'è un esercito di chitarristi che suona in high-gain e che cerca in continuazione il pick-up adatto: non sono matti, le differenze si sentono. Usando una buona distorsione, le differenze tra un Paf originale e una replica orientale si sentiranno con ogni probabilità nella riproduzione degli estremi di banda, che con tanta distorsione sono molto difficili da avere "musicali" ( e nel suono dell'attacco, che probabilmente sarà poco "naturale").
Il discorso onda quadra/sinusoidi/compressioni, anche se corretto, va appunto riferito alla qualità e progettazione di ciò che si usa, perchè ci sono diversi modi per comprimere un segnale senza che diventi totalmente indistinto. Da questo punto di vista, un chitarrista acustico potrebbe senza problemi fare le critiche citate in merito a dinamica e naturalezza fatte da Flyingbird sull'high-gain, riferite appunto ai suoni clean o blues: qualunque chitarra, una volta amplificata, è meno naturale e meno dinamica di una acustica. Dall'altro lato, un chitarrista che suona high-gain se la potrebbe prendere con un altro che suona musica elettronica estrema: i passaggi non hanno fine. Non si potrebbe semplicemente dare pari dignità a tutti i suoni, in base a come vengono utilizzati?A tal proposito, il gain alto appunto, non è un condimento, ma proprio un suono.
Sul famoso discorso della chitarra dei Rolling Stones, non sono completamente in disaccordo, ma bisogna vedere che musica si suona: se bisogna fare quello che fa Bumblefoot per esempio, mi terrei ben lontano da una chitarra acustica con le corde alte almeno da un giorno prima di esibirmi: i muscoli irrigidiscono e non si possono fare con facilità cose complicate. Poi sul giovamento sul tocco, sono d'accordo (tra l'altro proprio Bumblefoot ha tirato fuori uno splendido album acustico...).
Spesso il gain viene usato solo per facilitare l'esecuzione, e per mascherare gli errori. Questo è vero, e non è una bella cosa, anche perchè spesso, per suonare più facilmente, basta avere i tasti rifiniti a dovere, e le corde nuove.
Anche da parte mia nessun intento polemico, ma solo condivisione di esperienze.
Stefano Sabatino
03-27-2013, 03:33 PM
Ciao,
".....Il discorso onda quadra/sinusoidi/compressioni, anche se corretto, va appunto riferito alla qualità e progettazione di ciò che si usa, perchè ci sono diversi modi per comprimere un segnale senza che diventi totalmente indistinto"
Per piacere, se vuoi, mi fai capire cosa intendi?
Grazie
Steve :)
muzik
03-27-2013, 03:56 PM
Ciao,
".....Il discorso onda quadra/sinusoidi/compressioni, anche se corretto, va appunto riferito alla qualità e progettazione di ciò che si usa, perchè ci sono diversi modi per comprimere un segnale senza che diventi totalmente indistinto"
Per piacere, se vuoi, mi fai capire cosa intendi?
Grazie
Steve :)
Intendo dire che se si usano apparecchi di buona qualità collegati secondo gli scopi, si può ottenere un buon livello di compressione senza "distruggere" il suono. Se sei interessato a queste cose, cerca sul web tutorial sul mastering: si parla quasi solo di compressori (anche molto di equelizzatori, più aggeggi infernali ti imager e exiter).
flyingbird
03-27-2013, 05:07 PM
Credo si stia andando un poco per la tangente. Chiariamo un attimo i termini. Un overdrive o un distorsore, per quanto di qualità, "schiaccia" progressivamente il suono e quando si supera un certo limite non c'è qualità che tenga, le caratteristiche timbriche spariscono. La qualità permette di allargare il margine un poco, ma soprattutto credo che i costruttori più intelligenti adottino una sorta di intervento "mirato". I vecchi distorsori erano più limitati di quelli moderni, di solito, quanto a banda passante, ma esaltavano tutta la gamma con, qualche volta, una certa filtratura della gamma bassa o delle altissime. Oggi i prodotti dedicati a certi usi sono più raffinati, hanno circuiti più complessi e sono in grado di esaltare alcuni tipi di armonici in modo più accentuato. Il risultato è che la compressione del segnale non è totale, ma selettiva, per cui l'impressione di grinta, potenza, chiamala come vuoi, è notevole, ma in termini fisici la saturaione reale non schiaccia completamente il segnale su tutta la banda. Anche su un amplificatore hi-gain, il canale lead o super lead ha sempre filtri sullo stadio di guadagno per fare in modo che il risultato non sia un muggito. Fare distorcere un circuito non è difficle, fare che la distorsione ottenuta sia musicale lo è e molto. le mie sono deduzioni basate su ciò che sento, non costruisco pedali e non so esattamente come si interviene, ma sono quasi certo che per ottenere alti guadagni senza le controindicazioni che in natura ciò comporterebbe, si applichi una complessa rete di filtraggio. Ciò che mi dice l'orecchio è che molti suoni ritenuti hi-gain sono molto meno distorti di quanto si percepisca (la psicoacustica è fondamentale nel progettare strumenti musicali e gli ingegneri lo sanno). Se sbaglio mi scuso, ma se ho ragione il discorso per cui all'aumentare della distorsione diminuisce l'importanza della sorgente rimane valido, a meno che non si adottino "trucchi" per preservare il più possibile l'integrità del segnale originale. Detto questo va da sè che i suoni sono tutti legittimi e validi sempre, incondizionatamente, se mirati ad un determinato risultato artistico, altrimenti sarebbe come dire che alcuni colori sono "migliori" di altri senza conoscere le intenzioni del pittore. Anche tu, caro Muzik, immagino che senti a orecchio quando la saturazione è "giusta" per il tipo di sonorità e fluidità, sostegno ecc. che ti servono. Io mi riferivo all'uso non meditato, poco cosciente. Facevo l'esempio del tentativo di ricreare i suoni stile Cream con un Rat non perché mi sia antipatico quel pedale, ma perché per me rappresenta un approccio errato per lo scopo dichiarato, per altre cose è ottimo. Quanto alle possibilità di guadagno oggi disponibili su amplificatori e pedali, in realtà, se usati con giudizio permettono, ad esempio, di usare saturazioni spinte a livelli sonori relativamente moderati riscoprendo la bellezza di pickup di media potenza, mentre nei primi anni settanta era necessario usare pickup potenti, ma con banda passante limitata, per spingere in saturazioni amplificatori disegnati per suonare "puliti". Non a caso nell'era dell'hi-gain si sono moltiplicate le richieste e di conseguenza l'offerta, di repliche PAF, ovvero dei pickup che negli anni '70 molti sostituivano con i DiMarzio Super Distortion. Allo stesso modo impianti di amplificazione sempre più potenti ed efficienti, oltre che fedeli, tecniche di registrazione molto raffinate ecc. hanno portato la fruizione di musica acustica a livelli impensabili qualche anno fa. Contrariamente a quanto può embrare a volte, non ho pregiudizi verso alcune soluzioni tecniche rispetto ad altre, anche se, ovviamente, alcune le ritengo più utili ai miei scopi musicali, altre non adatte, ma in generale trovo che questo periodo storico offra una libertà di espressione, a livello di sonorità, senza precedenti. Oggi, volendo, si può mirare senza problemi a sonorità stile anni trenta, anni sessanta o futuribili, semplicemente scegliendo gli "attrezzi" più adatti. Sul mercato ci sono tutti. Ma per usarli nel modo migliore dobbiamo, io per primo, imparare il più possibile sul suono,su come si produce, si trasforma, veicola le nostre emozioni. Tornando al tema pickup, in quest'ottica, se non dovessi selezionare per motivi pecuniari, vorrei avere di tutto, dai primi Rickenbacker ai Super Distortion, dai PAF alle migliaia di varianti Tele-Strato, Jazzmaster, fino ai costosissimi e nuovi Duncan Silver con avvolgimenti in argento.... magari anche solo per averli in collezione....
muzik
03-27-2013, 06:42 PM
Messa in qusti termini, mi trovi praticamente d'accordo con tutto. Negli altri post usavi un linguaggio un po' più estremo, evidentemente ho frainteso. E mannaggia a me, anch'io li vorrei tutti i pick-up...
Stefano Sabatino
03-28-2013, 08:16 AM
Intendo dire che se si usano apparecchi di buona qualità collegati secondo gli scopi, si può ottenere un buon livello di compressione senza "distruggere" il suono. Se sei interessato a queste cose, cerca sul web tutorial sul mastering: si parla quasi solo di compressori (anche molto di equelizzatori, più aggeggi infernali ti imager e exiter).
Ciao Muzik
Grazie della risposta e del suggerimento.
So bene di cosa si tratta, volevo solo capire come ti rivolgevi all'argomento.
Per quanto riguarda la rete, poi, vacci cauto.
A volte si leggono strafalcioni incredibili.
Oggi proprio ho riletto articoli pseudo tecnici sugli ampli che mi mettono paura.
Vorrei capire ancora, per piacere, cosa intendi con: Compressione che non distrugge il suono.
Ciao,
Steve
muzik
03-28-2013, 12:32 PM
Ciao Stefano, lo so che la rete è pericolosa, mi affidavo alla tua capacità di selezionare il materiale. Comunque intendevo dire che se usi per esempio un compressore "trasparente", a parità di livello di azione, il suono rimarrà più riconoscibile rispetto a usarne uno che "colora" il suono. Poi certo, i compressori che colorano il suono vengono usati proprio per quello, come gli equalizzatori. Oltretutto, usando vari tipi di collegamento (seriale, parallelo, multi-bus e M/S), puoi ottenere ottimi equilibri tra livello di compressione e rispetto del suono originale. Chiaro che non rimarrà mai "identico", sennò che lo usi a fare? Meglio agire sui fader del volume...
Stefano Sabatino
03-28-2013, 01:24 PM
Ciao,
Scusami, con "rete" intendevo la rete telematica e non la distribuzione ENEL.
Mi sono spiegato male.
Senti, ti offendi se ti chiedo alcune cose?
Secondo me c'è qualcosa da chiarire meglio nella tua affermazione.
Per ex, cosa significa: "i compressori che colorano il suono vengono usati proprio per quello, come gli equalizzatori" ?
Un compressore (solo tale o un distorsore?), come fa ad esseer utilizzato parimenti ad un Eq?
Sono due cose del tutto differenti.
Cosa intendi con: "seriale, parallelo, multi-bus e M/S"
M/S cosa significa?
Secondo te quali sono le differenze fra le 4 definizioni?
Ciao,
Steve
muzik
03-28-2013, 01:36 PM
Sì, anch'io intentevo internet, dicevo proprio la capacità di selezionare gli articoli!
Sui compressori ci stiamo capendo male: non dicevo che vengono usati per fare gli equalizzatori, dicevo che sia alcuni compressori che alcuni equalizzatori vengono usati proprio perchè non sono trasparenti, e colorano il suono (per quanto qualsiasi compressore porta anche una variazione nelle frequenze percepite).
Seriale, parallelo, multi-bus e M/S, sono diverse possibilità nei collegamenti. M/S significa Middle/Side, ed è appunto un collegamento: permette di avere, a partire da una traccia stereo, due tracce mono: una della parte centrale del file e l'altra di quella degli estremi laterali. In questo modo tratti le due parti del panorama con compressori e equalizzatori differenti.
Stefano Sabatino
03-28-2013, 03:24 PM
Ciao,
Ok, ho capito.
Se necessario, questo discorso lo possiamo rendere più preciso.
Ma più in là.
Ok, grazie.
Steve
muzik
03-28-2013, 03:31 PM
Ok, come vuoi, ciao!
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