Ciao a tutti, chiedo: in che modo utilizzate set-up stereo in situazioni modeste, ove il pubblico ascolta sia il suono del P.A., sia quello delle casse sul palco.
Antonello Cavani
Ciao a tutti, chiedo: in che modo utilizzate set-up stereo in situazioni modeste, ove il pubblico ascolta sia il suono del P.A., sia quello delle casse sul palco.
Antonello Cavani
Non credo di capire bene la domanda...
Tu suoni nel PA o no?
La domanda è riferita ad entrambi i casi:
1) Ampli reali non microfonati
2) Ampli reali, microfonati e mandati al P.A. (con bassa pressione sonora)
Non ho una vasta conoscenza in materia.
Secondo me è possibile certamente suonare gli ampli non microfonati... per esempio gli strumenti amplificati niente impianto, invece voce, tastiera e al massimo basso nel PA, in diretta però...
Oppure tutti nel PA...
Non credo sia consigliabile microfonare le chitarre elettriche davanti agli ampli in un piccolo locale... serve verificare il caso, per blues, rock, hard rock, ecc non credo proprio...
Grazie per la risposta "Magheggio", mi sono espresso male io e provo a riformulare: la mia domanda è riferita al problema di un set-up stereo, quando il pubblico sente il suono che proviene direttamente dagli ampli del chitarrista posti sul palco (per esempio sul lato destro a fianco del batterista); quindi i panning e le fasi (eventualmente sommati al P.A. posizionato agli estremi left e right del palco ) non risultano più regolate in modo corretto...
Morning...
Scusami Cavani: le fasi..?!
Puoi fare un esempio in cui, suonando stereo (in realtà stereo non ci suoni mai), noti differenze di fase nella percezione dei suoni, per piacere?
Ben
Grazie per l'interessamento "Ben Hur"
-non sono un tecnico e infatti vi chiedo se le fasi del suono si modificano se l'ascoltatore del pubblico sente lo stesso suono sia dal p.a. (mettiamo a tre metri dal lui) + il suono di una cassa posizionata dietro al chitarrista (quindi mettiamo a 5 metri dall'ascoltatore nel pubblico);
-perchè dici che "in realtà stereo non ci suoni mai"?
Grazie - Antonello
Ciao,
La chitarra è uno strumento monofonico.
Qualsiasi riproduzione basata sul segnale in uscita dal jack è monofonica.
Si possono adottare artifizi, nel senso che un segnale può essere inviato ad apparecchiature diverse, splitter, amplificazioni diverse ed ottenere "effetti" diversi di audizione, ma il segnale è di natura monofonica.
Quel che è stereo è la modalità di ripresa di un suono.
La fase.
Non ha senso descrivere di fasi se le distanze di ascolto sono quelle che riferisci.
L'esempio pratico, sono i diffusori "Monitor" o "Campo vicino" oppure, in english "Nearfield".
Questi, garantiscono linearità e sfasamenti ridotti alla minima parte solo e soltanto entro un metro o poco più di distanza d'ascolto.
Oltre questi spazi, non ha senso.
A maggior ragione il concetto è applicabile alle fonti sonore che descrivi.
Soprattutto, se i punti di ascolto nascono già sfasati tra di loro e posti in un ambiente acusticamente non inerte, come le sale dei pub o dei locali dove si suona senza cognizione.
Di sicuro, però, puoi "giocare" a spostare le fonti sonore e fornire sensazioni diverse a diverse porzioni di persone che costituiscono il pubblico in ascolto.
Così, puoi divertirti.
Ciao,
BH
Ti ringrazio per la risposta sulle fasi.
Certo la chitarra è uno strumento monofonico, ma si può "stereofonizzarlo per giocare con l'orecchio umano" per esempio col panning per la parte dry, e sopratutto con gli effetti di ritardo/ambiente per la parte wet. Ed proprio la parte stereo-wet che ritengo difficile da gestire nella situazione in cui accennavo sopra: in spazi ampi il problema non si pone, in quanto il pubblico non sente le casse dal palco (dietro al chitarrista) ma percepisce lo stereo-P.A. con la sua forte pressione sonora; in spazi modesti forse si potrebbero posizionare le due casse del chitarrista ciascuna agli estremi destro-sinistro del palco?
Ciao,
La chitarra non la stereofonizzi (che roba è..?!).
Puoi inviare il segnale a più dispositivi e processarlo.
Questo l'ho scritto anche io, ma non significa renderlo stereofonico.
Stereofonico è il metodo di ripresa del suono.
Citi il palco.
Ecco, quella è la condizione che....forse...incontri come ideale solo e soltanto in luoghi preposti all'esecuzione ed al conseguente ascolto di musica.
Negli auditorium, quindi, e basta.
Divertiti con qualsiasi processo ed artifizio, ma non preoccuparti più delle fasi, perchè non ha senso.
Non perderti in ragionamenti che non portano a nulla.
Io, fossi in te, l'unico aspetto sul quale focalizzerei l'attenzione è la corretta riproduzione del timbro chitarristico, riferito al setup che adotti ed al suono che vuoi ottenere.
Il resto sono giochi.
Preoccupati di rendere udibile e distinguibile un suono, da tutti i punti di ascolto.
Quindi, preoccupati di rendere equilibrati fra loro, sia in termini di emissione sonora, sia timbrica, i punti della distribuzione del suono.
Ciao,
Ben
Ultima modifica di Ben Hur; 06-06-2016 alle 09:32 AM.
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