
Originariamente scritto da
Big Axe
Confesso di esser stato abbonato a Guitar Player (e non solo) dal 1978 alla fine degli Anni '90, quindi un po' d'influenza c'è, pur con il dovuto rispetto e una disponibilità di fondi e una diffusione neppure paragonabili. Se ben ricordo, negli anni d'oro, intorno alle 150.000 copie/mese e intorno ai 9.000 dollari a pagina pubblicitaria; dividendo per 10 entrambe le cifre avrete un'idea dell'intero bacino lettori chitarristi italiani e il probabile prezzo di listino di un'inserzione nostrana. Guitar Player fu una grandissima rivista specializzata, un esempio seminale da divorare dalla prima all'ultima pagina; dico "fu" perché, da quando è passata tanti anni fa a un grande gruppo editoriale, con la concorrenza di Guitar World e tante riviste metal, mi è sembrata via via sempre meno rigorosa, interessante e, purtroppo, sincera (nei test strumenti). Per questo ho smesso di abbonarmi... Ma anche perché invecchio e i chitarristi pop-rock trattati da un certo punto in poi non mi interessavano molto; inoltre, arrivavano regolarmente a destinazione metà delle copie e a un certo punto l'editore ha smesso, almeno per l'Italia, l'invio di seconde copie. Noi, con le Poste, ci combattiamo tutti i mesi...
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