
Originariamente scritto da
italo de angelis
il superlocrio o modo dominate alterato è estremamente tipicizzato.
A differenza dei modi maggiori e minori, sicuramente piu' statici e utilizzabili in maniera estesa (vamps), il superlocrio ha pochissime applicazioni...
tipicamente su dominanti alterati, che di solito trovi in funzione di cadenza V/I, o su dominanti secondari o nel blues, sempre in luogo di cadenza perfetta.
Esistono pochissimi esempi di vamps su dominati alterati che non risolvono...molto rari.
E bisogna considerare la sua rarità in contesti stilistici esterni al jazz. Certo nel rock il superlocrio è una mosca bianca.
E' possibile che tu suoni meglio il superlocrio proprio perchè cade a fagiolo sempre nella stessa situazione armonica...e magari lavori poco sul suonare lidio b7, lidio #5 e minore melodica sui molti piu' numerosi contesti in cui si applicano.
Ricordo la estenuante scontatezza del superlocrio sul V/I...una cosa che non si può ascoltare piu'.
In sostanza la chiave è quanto si persevera nell'applicazione di nuove sonorità in piu' contesti che di quelle piu' uniche (e scontate).
La superlocria è una scoperta eccezionale all'inizio...poi diventa la scala piu' puttana che esista.
La suonano tutti...e ognuno crede che sia chissà che cosa.
Hai mai provato i modi della maggiore armonica?
Segnalibri