Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

Insieme all’Operation Overlord, l’Electro-Harmonix ci ha inviato anche il nuovo compressore Tone Corset, un “corsetto per il suono”, nome fantasioso che ci dice già in che modo va usato. Confesso che in tanti anni di chitarromania ho sempre un po’ snobbato il compressore, effetto essenziale e immancabile negli studi di incisione e nelle pedaliere dei professionisti che li frequentano. Ultimamente, però, mi sto convertendo… La prima scossa arrivò pochi anni fa, quando mi ritrovai ad armeggiare con un MXR Dynacomp d’annata e un Boss CS-3 per capire quanto diversi e diversamente utili fossero. Poi il convincimento pieno con la frequentazione occasionale dell’eccezionale Friedman Sir Compre (test su Axe 219), a cui è seguita quella con il Duesenberg Green Comp II (test su Axe 221), due “pezzi da 90”, anche nel prezzo. Fortunatamente, a consolare le flaccide tasche dei musicisti spesso corrono i costruttori “industriali”, ed eccomi alle prese con questo compressore Electro-Harmonix dalle ammiccanti serigrafie: il Tone Corset Analog Compressor, che si appresta a schiacciare il suono della nostra chitarra come un busto schiaccia le femminili forme… Pedale analogico solido e compatto, il Tone Corset trova facilmente posto in pedaliera. È alimentato a batteria da 9V (fornita) o con alimentatore esterno. Il circuito è a tecnologia SMT (ormai sappiamo che le resistenze di questo sistema hanno “prestazioni sonore” ottime!) con elementi selezionati discreti. Il Tone Corset è un compressore true bypass di tipo OTA (Operational Transconductance Amplifier, vedi distinzioni tra i diversi compressori trattate su Axe n. 219), come i vetusti...