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Nux è uno dei tre marchi commerciali della Cherub Technology Co., azienda impegnata nel settore musicale da circa un decennio e molto attiva in ambito chitarristico. Il distributore italiano Frenexport ci propone in prova la nuova pedaliera Nux Cerberus. In un mercato concentrato da una parte su prodotti “boutique” e dall’altra su modelli fisici e campionamenti on the fly, progettare e realizzare una pedaliera in buona parte analogica che porti novità nella nostra attrezzatura sembra un’impresa. Inserita in una elegante scatola nera leggermente imbottita e con una grafica ben curata, la pedaliera Cerberus è un box metallico verniciato a fuoco con “effetto bagnato” da soli 320 x 100 x 65 mm., robusto e molto compatto. Il peso di oltre un chilo e 4 piedini in gomma lo stabilizzano a terra. All’interno tutta l’elettronica, di tipo SMT, è distribuita su due circuiti sovrapposti con filatura praticamente ridotta a zero. L’alimentatore non è fornito di serie e ne serve uno da 9V 500 mA (assorbimento dichiarato della macchina 275 mA, forse un po’ ottimistico…), fortunatamente in nostro possesso. (Per chi si diletta con l'elettronica la soluzione migliore sarebbe l'utilizzo di uno stabilizzatore tipo 7808 o 7809 che garantisce la giusta stabile tensione e la corrente necessaria). Insieme alla pedaliera c'è il manuale utente bilingue: Cinese e Inglese. Nessun problema per chi non gradisce altro che l'Italiano, visto che le presentazioni grafiche colmano qualsiasi dubbio da traduzione. Da una rapida occhiata si capisce che la versatilità di Cerberus è ben coniugata con la sua semplicità di utilizzo. Senza curarci del manuale, approcciamo quindi la pedaliera con metodo “trial and error”. Be’, alla fine nessun “error”: anche se ci sono diversi ingressi e uscite, la comprensione e l'utilizzo sono quasi immediati. Tanti switch, manopole e pulsanti sono di immediato utilizzo, ogni selezione viene fedelmente riportata sul piccolo display a 3 digit. Diciamo subito che tutti i parametri e le connessioni sono facilmente utilizzabili. Divisa in tre blocchi logici principali, la pedaliera distingue sezioni ritardi e ambienti (Delay), modulazioni (Mod) e distorsioni (Dist e Drive). Sul retro ci sono due sezioni di input e output che fanno riferimento separato a distorsioni e ritardi/modulazioni; tali ingressi e uscite consentono di far “girare” il segnale tra le varie sezioni, consentendo di inserire altri effetti tra i due blocchi, oppure prevedere il routing del segnale attraverso...