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Marcello Zappatore

Intervista sul disco "Susco"

Marcello Zappatore è uno dei talenti più cristallini del panorama chitarristico italiano. Lo ha dimostrato nel corso degli anni come solista, come collaboratore di Après la classe, Roy Paci, Antonio Maggio e Bomm Da Bash, e anche come autore su Axe Guitar Magazine. Il suo valore e la sua vis artistica, però, li ha sempre messi nei suoi dischi eclettici e visionari: La Ciliegina Sulla Porta (2009) e Propolino (2015). La terza fatica discografica s’intitola Susco (Workin’ Label/IRD), un ulteriore passo in avanti, un disco molto più ragionato e strutturato a livello di arrangiamenti rispetto ai precedenti. Un disco molto “scritto”, quasi contrappuntistico nell’approccio alle parti, nel quale la chitarra recita un ruolo da protagonista dialogando in modo misurato ed elegante con gli altri strumenti. Lo stile lirico ed effervescente di Marcello Zappatore risulta come sempre coinvolgente, legato al pop melodico tanto quanto al rock e al prog più tecnico, uno stile che rivela le influenze di Frank Zappa e della buona scuola fusion. L’opener Poldo apre con un evocativo tema alla chitarra acustica e poi sfocia in un crescendo barocco e distorto. Belle le dinamiche tra chitarra e archi di Poro Seduto, brano che, insieme a Smidollato, rappresenta forse al meglio l’interplay della 6 corde con gli altri strumenti. Divertentissimo Noce di coccole, un bel tema in tapping accompagnato da un piccolo ensemble orchestrale. Susco è un bel disco che merita visibilità; supportiamo la musica originale! Ne parliamo con l'autore nell'intervista che segue...