To view this page ensure that Adobe Flash Player version 11.1.0 or greater is installed.

utilizzata nella costruzione dei soli è stata esposta dallo stesso Hall nel suo Exploring Jazz Guitar (Hal Leo- nard, 1990) metodo che contiene anche alcune sue illuminanti definizioni del solismo (p.47): “Un solo è qualcosa di più che suonare la scala più idonea su un certo accordo. Deve avere un contenuto, un signifi- cato interiore”; e più avanti: “Tentare delle possibilità, e a volte sbagliarle, è il lato principale del diverti- mento nell’improvvisare”; o ancora: “… Tutto ha a che fare con la composizione”. Per capire, nella pratica, cosa significhi tutto questo e come possiamo fare nostre le tecniche del Maestro, abbiamo scelto di analizzare le prime due sezioni A di un suo solo basato sulla struttura dello standard Don’t Explain (Holiday/Herzog); la registrazione (non edita com- mercialmente) è di un concerto tenuto a Lausanne nel 2000, nel quale Hall è in trio con Scott Colley al basso e Terry Clarke alla batteria. au- AXE APRILE_2014 11