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Prima di passare all’analisi di ponti, manici e crepe, il nostro Virgilio a sei corde offre una doverosa introduzione circa le innovazioni e le problematiche generali legate al commercio via Web.

Primo punto: informarsi del reale valore di mercato dell’oggetto che si ha intenzione di acquistare.

Le vetrine online (come il notissimo mercatinomusicale.com o altri siti dagli intenti analoghi) non sempre sono affidabili nella definizione del valore oggettivo di chitarre o amplificatori. La motivazione è semplice: trattandosi spesso di privati che vendono i propri oggetti, il tentativo è normalmente quello di rimetterci il meno possibile rispetto a quanto si è speso nell’acquisto iniziale. Non è raro, quindi, che il prezzo a cui vengono proposti gli oggetti sia superiore al loro valore reale.

Un buon modo per farsi un’idea del valore dell’oggetto a cui si è interessati è consultare una delle guide (per lo più americane) legate al mondo del vintage, ma che contengono anche le quotazioni di strumenti non propriamente d’epoca, fra le quali non è raro trovare l’oggetto del proprio interesse. [Per esempio, su https://store.bluebookinc.com/Guitars/Default.aspx è possibile consultare online, previo abbonamento, la guida Blue Book].

Secondo punto: valutare attentamente il tipo di interventi necessari a riportare la chitarra, se non in condizioni ottimali, quantomeno in condizioni di completa affidabilità e buona suonabilità.

Terzo punto: informarsi presso il proprio liutaio di fiducia del costo che comporterebbero gli interventi richiesti.

Quarto e ultimo punto: sommare il costo dell’acquisto a quello del liutaio e decidere se ne vale la pena o è meglio mettere a riposo la famigerata G.A.S. [per i non iniziati, guitar acquisition syndrome; un gustoso articolo in Inglese sull’argomento, a cura di Walter Becker, è reperibile su www.steelydan.com/gas.html; ndr]

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