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Electro-Harmonix Stereo Talking Machine

Tratto da Axe 167




Stereo Talking Machine

Lo Stereo Talking Machine/Vocal Formant Filter è un pedale che permette al chitarrista di gestire una serie di filtri che “mimano” le vocali pronunciate con la bocca in relazione alla dinamica del tocco, in modo “rotativo” ad opera di un LFO, oppure controllabili tramite pedale d'espressione esterno (non incluso). Come l’effetto wah ci permette - in un certo senso - di passare dalla... “vocale” U alla A, questo pedale presenta nove diverse possibilità con filtri che “sweeppano” tra diverse “vocali”: dalla E alla E mista ad A, dalla E alla E mista alla I, dalla A alla I, dalla A alla O, dalla I alla A, dalla A alla A più aperta, dalla O alla E. È inoltre disponibile il classico wah e un settaggio che simula il famoso effetto della casa Bassballs. Il pedale incorpora inoltre un fuzz, qualora si voglia rendere il tutto più aggressivo, e un loop per aggiungere uno o più effetti esterni, nel caso si voglia...effettare l'effetto!

 

SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE

Lo Stereo Talking Machine è costituito dal tipico contenitore E-H in lega d’alluminio con serigrafie sulla parte superiore. Sui lati destro e sinistro sono presenti le prese jack: input per la chitarra, due out (Left/Mono e Right), send e return del loop effetti e una presa stereo per il pedale d'espressione. L'effetto è gestibile tramite sei manopole poste sul pannello superiore, una delle quali ha anche la funzione push, più un footswitch per il bypass e uno per cambiare i preset; entrambi sono serviti da un LED. In alto a destra abbiamo altri tre LED arancioni più piccoli: due indicano la posizione dello sweeping dei filtri in ogni momento (minimo e massimo), mentre il terzo ci avverte se stiamo utilizzando le funzioni ausiliarie attivabili premendo la manopola Presets. Nove LED verdi disposti in verticale come in un indice indicano il preset in funzione e la coppia di filtri selezionata. L'alimentatore (9,6 V 200 mA) è fornito di serie e non è previsto l'utilizzo di batterie. Il pedale è digitale, ha una frequenza di campionamento di 46875 Hz, processa il segnale a 32 bit e i convertitori AD/DA lavorano a 24 bit.

 

FUNZIONI PRIMARIE

Per iniziare a utilizzare l'effetto è necessario anzitutto che questo interagisca nel modo corretto con la dinamica del nostro tocco. Il pedale, infatti, passa da un tipo di filtro all'altro (o, che dir si oglia, da una vocale all'altra) in funzione dell'ampiezza del segnale in entrata: ad esempio, impostando il settaggio AH-I, sentiremo il filtro relativo alla formante AH suonando note con bassa dinamica passare gradualmente alla formante I man mano che “appesantiamo” il tocco. Calibrando nel modo corretto il controllo Sensivity, si riesce a ottenere un continuo effetto di sweeping tra le vocali, proprio come ccade per gli auto-wah. Il controllo permette di invertire la direzione dei filtri, ad esempio da AH-I a I-AH. Con i controlli Attack e Decay possiamo regolare i tempi di risposta dei filtri rispetto al tocco, con un minimo di 8 ms per entrambi i parametri e un massimo di 1200 ms per il primo e 1300 ms per il secondo, in modo da poter scegliere la velocità di reazione dell'effetto. Con il selettore Voice scegliamo tra i nove tipi di “voci” a disposizione: OW-EE, AH, I-A, AH-OO, AH-I, EE-ER, EE, Wah-wah e Bassballs; la manopola ha corsa continua, senza fermarsi sulle singole voci, ma un LED lampeggiante nella citata fila verticale aiuta a capire che la voce è stata selezionata. Blend serve a controllare il mix generale tra la quantità di segnale dry e wet. Quando abbiamo creato una combinazione che ci soddisfa, premendo per 3 secondi la manopola Presets possiamo salvarla in una delle nove posizioni disponibili. Per richiamare il nostro preset, dobbiamo ruotare la stessa manopola, premerla e rilasciarla quando si sofferma sul LED (posizione di memoria)interessato, oppure utilizzare il footswitch Preset per passare da un preset memorizzato al successivo.

 

FUNZIONI SECONDARIE

Premendo la manopola Presets brevemente si accede alle funzioni secondarie, gestibili dalle stesse manopole che assumeranno funzioni diverse: Blend diventa Volume per regolare il volume generale d'uscita del pedale; Voice e Attack diventano Fuzz Tone e Fuzz Gain e permettono di gestire il tono e il guadagno del fuzz incorporato (disattivato quando il guadagno è a zero); Decay e Sensitivity funzioneranno come Rate e Depth/Shape (velocità e profondità/forma) di un oscillatore a bassa frequenza per lo sweeping continuo e automatico tra i filtri. A tali funzioni si può accedere anche premendo e tenendo premuto il footswitch Preset mentre si agisce sulle manopole.

 

COME SUONA

C'è una legge di Murphy che dice: quando tutto il resto non funziona, leggi le istruzioni. E questo è un po' l'approccio che preferiamo con molti pedali: prima di immergerci nei freddi libretti, ci piace collegare subito l'effetto per provarlo un po' alla cieca e avere un primo approccio istintivo utile a farsi un’idea generale. Ebbene, con lo Stereo Talking Machine questo primo passo risulta alquanto inefficace: smanettando un po' casualmente, sentiamo uscire dal pedale suoni incontrollabili e non risulta affatto chiaro il funzionamento né delle manopole né soprattutto dei LED. Preso in mano il manualetto giallo delle istruzioni, troviamo però una Quick Start Guide che permette di cominciare subito a giocare, seguita poi da dettagliate istruzioni in Inglese di ogni singola funzione. Una volta studiato e capito a dovere, il pedale risulta poi ben pensato per essere di pratico utilizzo. Collegandolo nella catena non risultano degradi di suono o aumenti particolari di rumore di fondo; nonostante il pedale sia digitale, non si avverte alcuna sensazione di suono “finto”, anzi notiamo con piacere una timbrica molto nitida e reale. Provare i vari tipi di voce risulta creativo e divertente. Alcune, come AH-I, risultano più immediate e chiare rispetto ad altre, come EE, a cui andrà prestata più attenzione. In genere, chitarre chiare e poco mediose lasciano più spazio all'effetto e più libertà creativa rispetto ai toni più ingombranti di Les Paul e affini. Giocando con Attack e Release la reattività è facilmente gestibile e lascia ampio spazio di manovra. In caso di pickup single coil, il pedale può generare picchi di volume eccessivi su determinate frequenze, e qualcuno potrà trovar utile far seguire un compressore. Con il Fuzz si aggiunge un effetto di “gola” alle formanti e si riesce a dare grinta a tutto l'effetto, ottenendo un risultato anche simile al Talk Box, e volendo un pizzico di “sporcizia” e spinta per i discreti e interessanti simulatori di wah e Bassballs. Miscelando al punto giusto il suono della chitarra con la voce IA guidata dall'LFO otteniamo anche buoni effetti che possono ricordare, non come risultato ma come sound finale, modulazioni da Leslie e UniVibe. In caso di utilizzo stereo notiamo che il pedale, a seconda delle voci selezionate, muove il panning dell'effetto da destra a sinistra o filtra in modo sfasato i due canali. Collegando un pedale d'espressione (nel nostro caso un Roland EV-5) si può controllare col piede l'apertura di ogni filtro; l’opzione funziona bene e senza alcun problema, ottima soluzione all'occorrenza, anche se forse toglie un po' di divertimento al tutto. Più interessante il loop, che permette di inserire un effetto che si aggiungerà alla parte wet del pedale, e quindi regolabile anch'esso tramite la funzione Blend. Abbiamo messo nel loop una catena con chorus, flanger, delay, tremolo, wah, whammy e compressore, ottenendo sempre risultati particolari, talvolta anche “inutilizzabili”, ma in questo caso il limite è solo la nostra creatività.

 

MOOD GENERATOR

Lo Stereo Talking Machine fa molto bene il proprio lavoro, con un'ottima qualità timbrica e un'interfaccia utente che, una volta conosciuta, risulta pratica e creativa. Tra la notevole gamma di possibili utilizzi, ce n'è uno che ci ha colpito particolarmente: in caso di arpeggio in crunch, aggiungendo in maniera massiccia un filtro vocale con la Sensitivity giusta e un minimo di fuzz, si generano naturalmente mood intensi, profondi e suggestivi in perfetto stile Sigur Rós. Proprio un pedale ben fatto.

Alessandro Riccardi