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Ai più il marchio australiano Maton è noto per lo strumento acustico dello straordinario Tommy Emmanuel. Se oggi la Casa è certamente nota per le sue chitarre acustiche realizzate usando quasi esclusivamente legni locali dell’Australia, sono in pochi a sapere che ha una lunga tradizione anche per le chitarre elettriche. La serie che fece conoscere la Maton anche fuori dai confini australiani è la Mastersound, con la MS500, introdotta nel 1958 e famosa per essere stata usata temporaneamente nell’estate del ‘63 da George Harrison dei Beatles (quello strumento è stato recentemente venduto all’asta per quasi mezzo milione di dollari! http://on.fb.me/1GBdZ5M). Una rappresentanza di modelli, gentilmente messa a nostra disposizione dal negozio Tomassone di Roma, ci consente di esplorare alcune proposte Maton in campo elettrico. Premettiamo che la Casa ha più volte modificato il modello Mastersound originale, che inizialmente aveva attacco del manico al corpo al 15° tasto (oggi al 17°) e spalle mancanti un po’ più tozze di quelle odierne. La scala, inizialmente di 24”, a quanto pare è stata più volte modificata negli anni, fino agli attuali 25-1/2”. Con l’eccezione della solid body MS503, le altre Maton in prova condividono la costruzione con camere tonali, più o meno estese secondo i modelli e ricavate dal pieno per escavazione del body, che viene poi chiuso con una tavola di alcuni millimetri di spessore anch’essa in legno massello; il tutto è rifinito esternamente con un semplice binding. Da quanto abbiamo potuto verificare, il fondo è generalmente costituito da due tavole di legno pieno di rigorosa provenienza australiana. In un sol pezzo i manici, senza riporti al tacco e alla paletta. Altra caratteristica comune ai modelli Maton in prova è il manico di sezione corposa e tondeggiante incollato con 4 viti al corpo, che nel punto di incontro è tagliato obliquamente a favorire l’accesso ai tasti alti sui cantini, senza peraltro particolari smussature. Fa eccezione il manico della BB1200 JH, con la stessa geometria ma incollato al corpo. Tutti gli strumenti hanno 22 tasti. Infine, come annotazione generale, ma negativa, tutti gli strumenti in prova presentano un setup meno che approssimativo, con action alte, intonazioni da correggere e dressing dei tasti...