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Tremolo, vibrato, phaser, flanger, chorus, panner e Univibe per vivacizzare il suono della nostra chitarra elettrica. In questo numero di Axe Guitar Magazine affrontiamo un'ampia categoria di effetti. Molto ampia, perché comprende numerose tipologie che possiamo identificare in due macro sezioni: modulazione di ampiezza e modulazione di frequenza. Prima di tutto dobbiamo definire il concetto di modulazione: si tratta di una variazione ciclica di volume (ampiezza) o di intonazione (pitch/frequenza) nell'unità di tempo. Nella prima sezione abbiamo tutti gli effetti che prendono il nome di tremolo e consistono proprio in una variazione continua del volume del suono, in maniera più o meno accentuata. Il primo effetto a pedale di questo tipo è stato il De Armond Tremolo (1941). La tecnologia con cui veniva ottenuto l’effetto oggi ci farà sorridere, ma dobbiamo riconoscere agli ideatori una discreta fantasia nel concepire un sistema basato sull’oscillazione meccanica di un flaconcino riempito parzialmente di un fluido conduttivo e munito di contatti alle sue estremità, di cui una collegata alla massa. In questo modo il segnale veniva ammutolito ciclicamente secondo la velocità di oscillazione del flacone...