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Questo numero di Axe è molto importante: per la prima volta ci occupiamo di basso elettrico, strumento fondamentale, non eludibile, di qualsiasi formazione dagli esordi negli Anni ’50 come “comprimario” all’emancipazione negli Anni ’60-’70 grazie a solisti come Jack Bruce, Stanley Clarke o Jaco Pastorius, fino all’affermazione definitiva come strumento indipendente dal punto vista tecnico, compositivo e musicale dagli Anni ’80 in poi. Siamo lieti di dedicare le prime pagine di basso della nostra e-zine ad Alberto Rigoni, trentasettenne strumentista, produttore e compositore, la cui immagine è già apparsa su prestigiose riviste estere come Bass Magazine (JPN), Bass Musician Magazine (USA), Bajos y Bajistas (ESP), Basista e Top Bass (POL). Folgorato dai Dream Theater durante l’adolescenza, nei primi Anni 2000 Alberto approda ai Twinspirits, gruppo prog-met veneto con Daniele Liverani e Tommy Ermolli, vecchi amici di queste pagine. Alberto partecipa a numerose produzioni di artisti italiani e stranieri, anche in ambito pop, co-produce il Vivaldi Metal Project di Mistheria, ed è metà del duo Lady & The Bass, con la cantante e musico-terapista Irene Ermolli... Prog Injection è l’argomento centrale dell’intervista che segue. Un album poderoso, scritto e prodotto da Alberto Rigoni, registrato a Los Angeles con Thomas Lang alla batteria, Alessandro Bertoni alle tastiere e Jeff Hughell ospite al basso lì dove Alberto passa alla touch guitar. Otto brani per un ottavo disco di prog met duro, asciutto e muscolare, inciso e suonato all’insegna di: “No quantization, no drum samples, heavy and wild!”