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WOUNDS

Light Eater (Everlasting Spew Records)

Tra le decine di album che mi vengono proposti ogni mese, spesso tendo a scartare quelli di musica metal. Se poi le copertine raffigurano bambini decapitati o vergini sventrate, finiscono direttamente in “archivio”. Ma davanti a questi Wounds (Wounds of Ruin fino al 2012) mi sono arreso. La band di Chicago, da non confondersi con almeno altre quattro omonime, consta dei due fondatori Rick Mora alla chitarra e Nate Burgard alla batteria, con Franco Caballero al basso e Norman Hale (voce), anche se altrove sono accreditati come cantanti Cornelius Hanus o Red Beard, cioè Barba Rossa: presa per i fondelli!? Technical death metal di scuola USA, comunque...

 

DEWA BUDJANA

Mahandini (MoonJune Records)

Il rischio è grande. Colpa della curiosità che prende immediatamente quando si viene a scoprire che la prima e l’ultima traccia del disco sono nientemeno che scritte e cantate da John Frusciante. Due pezzi belli tosti, anche, che fanno venir su un po’ di malinconia. Per il resto l’undicesimo disco del chitarrista indonesiano Dewa Budjana è talmente eterogeneo da poter accontentare tutti. Magari più degli altri gli amanti dei Dream Theater, vista la presenza del tastierista Jordan Rudess. In effetti Budjana sembra aver lasciato da parte la sua vena fusion, nonostante l’assolo-cameo di Mike Stern...