DJANGO REINHARDT

 

 

 

Per molti, soprattutto per gli appassionati del jazz più tradizionale, è stato il più grande chitarrista del jazz di tutti i tempi. Senza dubbio ascoltare i suoi incredibili soli con il Quintette du Hot Club de France provoca quasi un senso di ilarità per il modo in cui virtuosismo, swing e fantasia creativa si fondono dando vita a improvvisazioni elettrizzanti e vertiginose. Lo zingaro Django monopolizzò la scena chitarristica degli anni ‘30 e fu anche I’unico musicista europeo di allora ad attirare I’attenzione dei jazzisti americani. Nel suo solismo la chitarra viene sviscerata in tutte Ie sue possibilità tecniche ed espressive (soprattutto negli anni in cui usa la Maccaferri) e in questo senso Django è stato forse il più “chitarristico” dei chitarristi. Conobbe una fama immensa, degna di un attore cinematografico e i suoi “cugini” zigani lo onoravano come una leggenda. Di fatto, riascoltandolo oggi, la sua energia e inventiva appaiono intatte e modernissime.

Michele Ariodante

 

   

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