JOHN MCLAUGHLIN

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Probabilmente rappresenta I’incarnazione piu completa del chitarrista di fusione. In Inghilterra ha esordito con il R&B e il jazz, poi ha lentamente, ma inesorabilmente, concepito un proprio modo di fare musica: i dischi Extrapolation (‘69) e My Goal’s Beyond (‘70) ben ne ritraggono i vari aspetti. Qualche tempo dopo fa nascere la Mahavishnu Orchestra, e questo segna I’avvio di una stagione molto prolifica di questa nuova musica (il jazz-rock) così effervescente, ma al tempo stesso “colta” e sperimentale, come testimonia il bellissimo Birds Of Fire. McLaughlin s’impone subito per Ie sue scale plettrate velocissime, I’assoluta scioltezza e naturalezza nel passare dall’acustica all’elettrica, e la pulita irruenza e potenza. II suo talento compositivo è indiscutibile: la fantasia nell’accostare tempi regolari con quelli composti e dispari, i cambi repentini d’umore e I’uso di pochi ma originali accordi gli permise, proseguendo il discorso modale iniziato con Davis, di assurgere a vero caposcuola.

Carlo Pasceri

 

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