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Oggi si compra on-line, ma come si faceva nell'era pre-Internet se si abitava sulle montagne del Kentucky o nelle pianure del Texas, lontano dal più vicino centro abitato? Si acquistava per corrispondenza, sfogliando il poderoso catalogo della Sears, un vero e proprio grande magazzino virtuale nel quale si potevano scegliere vestiti, utensili e molto altro, compresi strumenti musicali dal prezzo conveniente anche considerando le spese di spedizione per le località più lontane dai grandi centri urbani. Il marchio di chitarre più diffuso del catalogo era Silvertone, ma in realtà non esisteva alcuna fabbrica riconducibile a quel marchio. Alcuni produttori, come Harmony, Danelectro, Valco e Kay, fornivano versioni a basso costo dei loro prodotti, pubblicizzati dalla Sears con il marchio Silvertone. Il fornitore maggiore era Harmony, senza dubbio la fabbrica più industrializzata dell'epoca, con una capacità produttiva di 250.000 strumenti l'anno già negli Anni Venti del secolo scorso. Nel 1964 i due stabilimenti di Chicago, con una forza lavoro di 600 impiegati, raggiunsero il picco di 350.000 strumenti l'anno, con chitarre acustiche dai 7,50 dollari in su, oltre a mandolini, bassi e banjo, fino agli strumenti elettrici. Ovviamente la qualità non era paragonabile a quella dei marchi di maggiore prestigio, come Gibson, Epiphone, Gretsch o Fender, soprattutto nei dettagli; ma i materiali erano generalmente buoni e la robustezza sufficiente anche per i musicisti itineranti, anche se il segreto del successo consisteva soprattutto nella enorme diffusione e nei prezzi concorrenziali...