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Strato Vintage

Axe 89

Stratocaster con specifiche Vintage: c'è chi le ama e chi no. Di seguito le interviste a Carl Verhyen e Scott Henderson, testimonianze e punti di vista rilasciati da due maestri della sei corde. Parte dello speciale Fender Stratocaster.

 

 

CARL VERHEYEN è uno dei più famosi turnisti del mondo, nonché un artista solista dotato di un parco strumenti d'annata (e non) davvero invidiabile, è un utilizzatore senza ripensamenti di strumenti vintage. Ecco cosa pensa e perché delle sue vecchie Strato...


Carl, cosa ti tiene occupato ultimamente?

La mia band è in tour in Europa per un mese. Stiamo suonando show tutti esauriti in Germania, Olanda, Belgio, Francia, Lussemburgo e Austria. Abbiamo un nuovo batterista: Bernie Dresel, che suona con Brian Setzer e Andy Summers. Il livello musicale è sempre alto in questa band e mi sto godendo ogni momento.

Nuove produzioni?

Nulla di nuovo dalla mia ultima uscita dell'anno scorso, ma stiamo preparando un CD live e probabilmente anche un DVD.

Ti vediamo e sentiamo sempre con sacco di strumenti diversi, ma principalmente ti riconosciamo come uno... Stratocasterista!

Sì, ho più o meno una cinquantina di chitarre e questa collezione è un buon esempio di tutte le chitarre di cui un chitarrista avrebbe bisogno per poter vivere facendo session. Telecaster, Les Paul, una ES-335, una ES-175, una Gibson SG, una Gretsch 6120, un bel po' di chitarre hot rod (modificate) e semiacustiche. Poi ho otto Stratocaster, delle quali tre senza ombra di dubbio sono le mie preferite. Attualmente sono in tour con la mia Strato del 1961 verde Sea Foam, anche se ho promesso a me stesso di non portare mai più una vintage on the road! Ma questa volta non ho resitito e non sono riuscito a lasciarla a casa...


Puoi dirci come ti sei avvicinato a questo strumento?

Sono entrato nello mondo delle Strato negli anni Ottanta. Prima suonavo quasi esclusivamente Gibson. Più mi sono avvicinato a formazioni in trio, più mi sono reso conto di cercare un suono più squillante, chiaro e pulito, che potevo raggiungere solo con la Strato e nessun'altra chitarra. Con la mia band, nient'altro riuscirebbe in questo. Uso ampli Vox e Fender per i suoni puliti e i Marshall per i distorti; e la Strato copre tutto, puliti e distorti.

In questa scelta, ti ha influenzato qualche chitarrista del passato?

Sì, ho sempre amato i suoni Fender: da Buddy Holly a Hendrix, da David Gilmour a Stevie Ray Vaughan. È incredibile la versatilità che lo stesso strumento ha di base, con suoni così diversi da musicisti differenti.

Che cosa ti dice il suono Fender?

Credo fondamentalmente che sia molto più difficile avere una buona distorsione da una Strato, anche se quando un musicista raggiunge un suono che canta da questo strumento, è solitamente molto più personale e unico. Se ascoltiamo i chitarristi che suonano con gli humbucker, molto spesso non riesci a distinguerli! Spesso succede che impastano un segnale gigantesco in un ampli high gain che produce la stessa onda quadra. Con la Strato ci vuole più impegno nella ricerca. Solitamente c'è bisogno di una combinazione di pedali e ampli per trovare l'apoteosi di un suono personale.

Se dovessi paragonarla ad altri strumenti...

Per me, pulita, è come avere un'orchestra di campane; distorta, è un violoncello impazzito.

A quale stile musicale pensi sia più adatta la Stratocaster?

Io ci suono di tutto, dal jazz al country, rockabilly, rock, blues! Credo che i limiti siano semplicemente nella conoscenza dello stile e nella visione individuale. È uno strumento illimitato.

Che cosa pensi del mercato del vintage? È ragionevole?

Tutte le mie chitarre vintage sono cresciute di valore, così da una parte sono contento! Ma dall'altra, è un peccato che queste chitarre non siano più abbordabili. La mia Strato del 1958 è la chitarra più leggera che abbia mai provato e il suo suono è grandioso.


Queste chitarre sono per collezionisti o per musicisti?

Musicisti.

Le tue sono modificate?

Sono le stesse fatte da Leo Fender, con qualche modifica. Ho cambiato il selettore dei pickup da 3 a 5 vie; il controllo tono in mezzo controlla i pickup al manico e al centro, e quello in basso controlla il pickup al ponte. Il vibrato è regolato in un modo molto elaborato, in modo da essere sempre intonato, il più musicalmente possibile; sta tutto nella regolazione del morsetto e del blocco, con le molle che bilanciano le corde. Potremmo fare un articolo solo su questo!

Qual è la tua favorita?

La mia '65 per le ritmiche e la '61 per il rock, mentre la '58 per fare di tutto! Le mie vecchie Strato sono originali, due sono in ontano e una in frassino. Quelle nuove sono in ontano e montano i DiMarzio Virtual Vintage, un modello di cui ho aiutato personalmente lo sviluppo. Alcune montano anche pickup di un costruttore di Los Angeles, Michael Detemple.

Scott Henderson

 

Ha forse bisogno di presentazioni SCOTT HENDERSON? Le chitarre che usa hanno molto, quasi tutto, della Strato, aspetto, legni, leva, pickup single coil; ma non sono le solite Fender Stratocaster, perché a Scott i modelli vintage style vanno strettini. Usa invece delle custom made fatte da John Suhr. Disponibile a quattro chiacchiere tra chitarristi sulla bicorne più amata del mondo, ci spiega cosa ama della Strato e cosa ha fatto per amarla (e suonarla) meglio.


Scott, vuoi dirci la tua? Da dove viene la voglia di avere una Stratocaster?

Non so dire di preciso, è stato un caso. Quando ero un teenager e suonavo in una cover band, un tastierista fece cadere la mia Les Paul dal palco e si ruppe. Allora, per scusarsi, mi comprò una nuova chitarra, una Fender Stratocaster... Da allora l'ho sempre usata!

Qualcuno dei tuoi eroi la usava...

Certo: Jimi Hendrix, Ritchie Blackmore, Jeff Beck...

E ti hanno inspirato nella ricerca di quelle sonorità?

Senza ombra di dubbio.

Che cosa ti dice il suono di una Strato?

Ha una sonorità molto più chiara rispetto a una Gibson. Mi piacciono molto di più i single coil, perché credo abbiano un suono più chiaro, anche se suono pure delle Stratocaster che montano humbucker, ma sinceramente soltanto per differenti situazioni musicali. È una chitarra che copre un bel po' di stili, andando dal jazz al rock al blues al country: è una chitarra che può fare quasi qualsiasi cosa...

Come sono regolate le tue?

Quelle più vintage montano i single coil, sono accordate in MIb, mentre quelle con gli humbucker sono accordate in MI. Questo succede, ad esempio, quando suono con i Tribal Tech, perché le corde sono diverse e ho bisogno di un suono più cicciotto.

Che legni, hardware e pickup preferisci?

Tutte le mie Strato sono in ontano, con manici in acero e tastiere in palissandro. Per lo più uso i single coil di John Suhr, ma ad alcune ho dovuto mettere i DiMarzio Virtual Vintage 2.2; sono quelle che uso dal vivo, perché spesso mi imbatto in situazioni e posti dove c'è un sacco di ronzio.


Quelle con gli humbucker invece?

Sono le stesse identiche chitarre, ma montano dei Seymour Duncan '59.

Che tipo di musica credi si adegui meglio a questo strumento?

Be', almeno nel mio caso, quelle con i single coil vanno per il blues e per suonare in trio. Sono fantastiche, perché riempiono meglio lo spettro delle frequenze, riempiono l'ambiente molto meglio. Gli humbucker sembrano essere più mid-range, più mediosi. Li uso quando suono con dei tastieristi. Escono fuori molto meglio in quel caso.

Che cosa pensi del mercato del vintage?

Non ne so molto, non ho niente a che farci e non spenderei tutti quei soldi per una chitarra vecchia... E non mi piacciono neppure come suonabilità. Non mi piacciono i manici delle vecchie Fender, le corde escono fuori dalla tastiera, la sua curvatura, ecc.

Usi un ponte differente sulle tue Strato?

Sì, un Gotoh 1088, che evita tutto ciò e che trovo mantenga meglio l'intonazione del vecchio Fender. John Suhr ha fatto un sacco di cose per migliorare la suonabilità delle vecchie Fender, pur mantenendone il suono.

Quindi ti piace il suono dello strumento, ma preferisci che si adatti al tuo modo di suonare...

Sì. Ho visto anche quello che Yngwie Malmsteen fa alle sue Fender, lo scalloping della tastiera. Altri usano tasti grandi, altri appiattiscono il manico, ecc. Alla fine ecco perché uso le chitarre di John Suhr: tutto questo lavoro è stato già fatto per me: tasti grandi e manici con tastiere più piatte, in modo che si facciano suonare come delle Gibson, ma con il sound di una Strato.

Pensi dunque che il vintage sia per i collezionisti?

Sì, anche se alcune chitarre sono più facili da suonare di altre, io non riesco ad adattarmi al loro manico, ai tasti piccoli e alla tastiera arrotondata. La maggior parte dei musicisti che conosco finiscono per modificare qualcosa nel manico, se desiderano suonare in modo più moderno. Forse però ci sono chitarristi che pensano che in questo momento sto dicendo un mare di stronzate, perché sicuramente ci sarà qualcuno che ama il feel di quelle vecchie chitarre! Per me semplicemente non funziona, perché ho cominciato sulle Gibson e credo che per il mio stile quei manici siano più suonabili. Ecco perché mi piacciono gli strumenti di John.

Cosa ci dici di te, invece? Sei in tour?

Siamo appena tornati da due mesi di Europa; ora andremo in Sud-America per due settimane e poi in Italia per una settimana. Quindi ci saranno la Russia a settembre e il Giappone a novembre... Insomma, sono piuttosto indaffarato.

Questo con il tuo trio. Per quanto riguarda i progetti con i Tribal Tech?

Ti dico la verità: non lo so. Ci hanno offerto di suonare in Russia, ma credo che abbiamo bisogno di completare un nuovo disco prima di ricominciare a suonare dal vivo. E chi sa quando ci metteremo sotto a farlo... Per il momento è tutto da vedere.

 

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