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Intervista Randy Rhoads

Axe 86

Vedi le Tabs e i set up di Randy. Leggi lo speciale.

 

Intervistare Randy Rhoads è chiaramente impossibile, ma siamo riusciti a ottenere alcune interviste significative, raccolte negli anni da Des Sherwood, gestore, insieme a Kelly Garni (miglior amico di Randy e bassista dei Quiet Riot), del forum randyrhoads.uk. C'è anche un contributo di Ozzy raccolto dal "nostro" Ricotti nel 2000.

Randy rhoads: L'intervista (Dal forum ufficiale www.randyrhoads.uk).

Quando hai iniziato a suonare?
A circa sette anni.

Come hai iniziato?
La musica è stata sempre presente nella mia famiglia, c'erano sempre un sacco di strumenti in casa: io ho scelto la chitarra.

Quale chitarra?
La mia prima in assoluto fu una chitarra classica economica [una vecchia Harmony Rocket, nda].

Come hai inziato gli studi?
Presi delle lezioni di chitarra classica, interrotte a 12 anni: volevo suonare rock. Recentemente ho ripreso gli studi di chitarra classica e studio molto durante le pause del tour.

Parlaci del tuo stile.
Ho studiato per molti anni le tecniche e i lick di altri per arrivare a capire che la cosa più importante è sviluppare uno stile personale; è importante essere insegnanti di se stessi e progredire studiando quello che si ha dentro. Personalmente non ho mai tirato giù frasi dai dischi e per questo non mi sento un session man.

Le tue influenze?
La più importante forse è quella di Leslie West per quanto riguarda il rock, ma anche Jeff Beck e Richie Blackmore. Ascolto molti chitarristi.

Il tuo primo disco?
Sicuramente il primo con i Quiet Riot; avevo 17 anni.

Il tuo setup live?
Uso due Les Paul, due Charvel [divennero poi Jackson, nda], una custom made [la Flying V di Karl Sandoval, nda], una pedaliera molto semplice, tre testate Marshall da 100 Watt, di cui due 1959.

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